lettera

LETTERE ALLA REDAZIONE - Caro don Ricciarelli, mi devo complimentare con lei per il suo editoriale sulla violenza contro le donne, apparso nel numero del 9 dicembre. Condivido in pieno ciò che ha scritto e la ringrazio per la notizia, per me nuova, di Santa Eurosia proposta come protettrice delle donne. Mi è piaciuto che lei abbia anche posto l’accento sulla violenza psicologica che esiste ancora oggi, nascosta fra le pieghe di un finto modernismo che di moderno ha spesso solo gli aspetti più negativi, volta a emarginare una donna perché o è stata violentata o ha avuto altre esperienze negative, come se fosse merce avariata.

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Patrona

EDITORIALE - Nel folto calendario delle “giornate mondiali” ce ne sono alcune di indiscutibile rilevanza, che ricevono una giusta attenzione a livello mediatico. Una di queste l’abbiamo celebrata due settimane fa: la giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Un tema lancinante e ancora troppo attuale. Dagli abusi sessuali ai femminicidi, dal fenomeno delle spose bambine alla prostituzione coatta, è una galleria di orrori che quotidianamente ci mette di fronte all’assurda idea che la donna sia un essere subalterno, una proprietà esclusiva e un oggetto di compensazione delle frustrazioni del maschio. Una crescente incapacità di riconoscere la libertà dell’altro, anche quando questa cozza con la personale autostima e il riemergere di relazioni sociali violente e primitive contribuiscono al diffondersi e al perpetuarsi di realtà intollerabili e insensate di brutalità contro le donne.

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locandina zappolini

SAN MINIATO - Contro tutti quei credenti tentati di compromissione col mondo, cui appare ragionevole la prospettiva di stemperare e addolcire il nucleo incandescente del vangelo, torna come un monito l’acuta sagacia di un George Bernanos: «Una cristianità non si nutre di marmellata più di quanto se ne nutra un uomo. Il buon Dio non ha scritto che noi fossimo il miele della terra, ragazzo mio, ma il sale. Ora, il nostro povero mondo rassomiglia al vecchio padre Giobbe, pieno di piaghe e di ulcere, sul suo letame. Il sale, su una pelle a vivo, è una cosa che brucia. Ma le impedisce anche di marcire».

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senza fissa dimora

Santa Croce - Siamo il Paese europeo con più case di proprietà, ma il numero dei senzatetto è in costante aumento. A partire dal 2008 le persone senza fissa dimora sono aumentate e fra questi circa la metà, se non di più sono italiani. Anche nella nostra zona questa triste realtà è ben presente, per questo motivo, venti anni fa, esattamente nel 1998 a Santa Croce, in una zona industriale e periferica rispetto al centro, è stato ristrutturato un ex capannone industriale creando un centro di ospitalità notturno per i senza tetto, un luogo dove le persone in gravi difficoltà possano dormire e ripararsi dalle intemperie.

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mARCIA

CASTELFRANCO - Le amministrazioni comunali di Castelfranco, San Miniato, Santa Croce e Montopoli hanno indetto, nel centro di Castelfranco, sabato 30 giugno una manifestazione popolare contro l’illegalità in favore ai diritti dei lavoratori e al lavoro onesto, leale e giusto.
I motivi civili e politici, come ha illustrato il sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti, sono dovuti all’infiltrazione mafiosa e agli illeciti criminali tra Santa Croce Sull’Arno e Fucecchio per cui alcune concerie sono finite al centro dell’operazione anti-’ndrangheta condotta dalla Dda, dai comandi provinciali dei carabinieri e dalla Guardia di Finanza.

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