DALLA DIOCESI - «Va’ e ripara la mia casa, che come vedi cade in rovina». Alte e solenni le parole del Cristo bussano ancora oggi con forza e urgenza al cuore di tanti nostri giovani, esattamente come otto secoli fa’ interpellarono quell’uomo ardente e appassionato che era Francesco d’Assisi. È attorno a questo tema che la pastorale giovanile diocesana, capitanata da don Marco Casalini, ha organizzato nel weekend 9-11 marzo un ritiro quaresimale ad Assisi insieme al vescovo Andrea.
Le meditazioni della tre giorni sono state condotte dal senese padre Simone Desideri dei Missionari di Maria. Si è trattato di un ritiro che si allaccia idealmente ad una serie di appuntamenti a tappe che la nostra diocesi ha programmato, per condurre i giovani da protagonisti fino al Sinodo generale dei vescovi di ottobre che sarà a loro dedicato. Il ritiro di Assisi aveva come titolo proprio «ripara la mia casa»; una casa che è il cuore stesso dell’uomo, una casa che è ciascuno di noi. Il Signore, nella terra di Francesco, ha atteso ciascuno di questi ragazzi per "riparare" e parlare al loro cuore. Padre Simone ha invitato questi giovani, attraverso un sapiente intarsio tra Scrittura e biografia del "Poverello", a ripercorre il cammino di libertà e maturazione cui è chiamato un cristiano: «La verità vi farà liberi» (Gv 8,32). Ha scritto qualcuno che «ad Assisi anche le pietre parlano e talvolta pare che preghino», e proprio l’esplorazione di quei luoghi benedetti dall’ombra di Francesco e Chiara (Porziuncola, Basilica, Eremo delle Carceri), è stata l’intelaiatura che ha aiutato i ragazzi ad entrare in connessione con loro stessi e la loro sete di verità e di preghiera. Un ritiro di "senso" (come ogni ritiro d’altronde!) e sul "senso" della vita, proprio in quella Assisi da cui un inarrivabile maestro di vita spirituale qual è padre Giovanni Marini, per oltre un trentennio nelle sue catechesi ha insegnato a legioni di ragazzi che «la giovinezza è data all’uomo per smascherare il non senso della vita», se la vita non è piantata in Cristo.
Recentemente Papa Francesco, ammiccando anche ai giovani, ha osservato che la Chiesa ha il compito urgente di educare l’uomo nella capacità di discernimento spirituale: «Ci sono molti modi per impiegare bene la vita mettendola al servizio degli ideali umani e cristiani. Siamo stati creati da Dio per amore e per amare. Abbiamo bisogno di “leggere da dentro” ciò che il Signore ci chiede, per vivere nell’amore ed essere continuatori di questa sua missione d’amore. L’epoca in cui viviamo ci chiede di sviluppare una profonda capacità di discernere... Discernere, tra tutte le voci, quale sia quella del Signore, quale sia la Sua voce che ci porta alla Resurrezione, alla Vita, e la voce che ci libera dal cadere nella “cultura della morte”».
Le prossima tappa di questo cammino in avvicinamento al Sinodo, sarà sabato 24 marzo, alla vigilia delle Palme, con la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù diocesana a San Miniato nel convento di San Francesco, con ritrovo alle ore 19.45 e offerta della cena, a cui seguirà la tradizionale veglia di preghiera della GMG in Cattedrale, con testimonianze e confessioni. Una iniziativa a cui il vescovo tiene molto e a cui caldamente invita a partecipare tutti i giovani della nostra diocesi.
A seguire, martedì 27 marzo, ci sarà l’evento «In uscita con il vescovo»: una quarantina di giovani onoreranno una delle sette opere di misericordia corporale - «visitare i carcerati» - recandosi a Firenze nel carcere di Sollicciano. Per questo appuntamento le richieste sono state numerosissime e le iscrizioni sono purtroppo già chiuse.
Venerdì 11 maggio è in programma un’altra festa: l’incontro-concerto-testimonianza con il cantautore Giovanni Caccamo, talento scoperto da Franco Battiato e salito alla ribalta del jet set musicale grazie alla vittoria nel 2015 a San Remo nella categoria nuove proposte. Caccamo, che si è anche esibito nel luglio 2016 al «Music for Mercy» per la celebrazione del Giubileo della Misericordia a Roma, è cresciuto all’ombra del campanile della sua parrocchia di Modica e non ha mai fatto mistero della sua fede, come balugina qua e là anche tra i versi del suo ultimo album intitolato significativamente «Eterno». Il luogo dell’incontro dei giovani con Caccamo sarà precisato a breve.
Proseguendo: venerdì 8 giugno, come da tradizione inaugurata con Mons. Migliavacca, al crepuscolo si rinnoverà, nella suggestiva cornice della piazza della Cattedrale, l’evento «Aperitivo con il vescovo». Un appuntamento unico nel suo genere nella panoramica della pastorale giovanile di tutta la Chiesa italiana.
L’11 e 12 agosto poi, i giovani della nostra diocesi, insieme a quelli di tutta Italia, sono attesi a Roma dal Papa per pregare insieme in vista del Sinodo. In preparazione a questo incontro, il nostro vescovo chiama per lunedì 6 agosto i "suoi" ragazzi a San Miniato per accogliere i loro coetanei provenienti dalle diocesi di Livorno e di Belluno-Feltre. Il 7 agosto poi, i nostri ragazzi si metteranno in cammino, pedibus calcantibus, per raggiungere, attraverso tre tappe Pistoia, dove per il 10 agosto è previsto il rendez-vous di tutti i giovani toscani in partenza per la due giorni col Papa a Roma.
Questa costellazione di appuntamenti, dalle sfumature e dalle tonalità differenti, è stata pensata come un percorso unitario e organico; percorso attraverso cui la Chiesa diocesana vuol mettersi in atteggiamento di ascolto, dialogo, condivisione e accompagnamento ai giovani in vista del Sinodo della Chiesa universale che si terrà dal 3 al 28 ottobre a Roma.