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DALLA DIOCESI - Come da tradizione, il primo gennaio di ogni anno, in occasione della giornata mondiale della pace, la diocesi incontra i sindaci per consegnar loro il messaggio del Santo Padre. Mons. Morello Morelli, amministratore diocesano, ha donato ai primi cittadini il messaggio del Papa, invitando a riflettere sulle sue parole, quest’anno incentrate sul tema: “Non più schiavi ma fratelli”.

Il Papa ha esortato il mondo a non «globalizzare la fraternità, non la schiavitù e l’indifferenza». «In questa prospettiva – ha scritto Francesco – desidero invitare ciascuno, nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità particolari, a operare gesti di fraternità nei confronti di coloro che sono tenuti in stato di asservimento. Chiediamoci come noi, in quanto comunità o in quanto singoli, ci sentiamo interpellati quando, nella quotidianità, incontriamo o abbiamo a che fare con persone che potrebbero essere vittime del traffico di esseri umani, o quando dobbiamo scegliere se acquistare prodotti che potrebbero ragionevolmente essere stati realizzati attraverso lo sfruttamento di altre persone. Alcuni di noi, per indifferenza, o perché distratti dalle preoccupazioni quotidiane, o per ragioni economiche, chiudono un occhio. Altri, invece, scelgono di fare qualcosa di positivo, di impegnarsi nelle associazioni della società civile o di compiere piccoli gesti quotidiani – questi gesti hanno tanto valore! – come rivolgere una parola, un saluto, un “buongiorno” o un sorriso, che non ci costano niente ma che possono dare speranza, aprire strade, cambiare la vita ad una persona che vive nell’invisibilità, e anche cambiare la nostra vita nel confronto con questa realtà».

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