CAPANNE - Forse le persone più adulte ricorderanno il tempo in cui non c’era la televisione e si facevano le veglie nelle case tra vicini. A quel tempo, in quei luoghi si pregava, si parlava, si raccontavano aneddoti del passato. Era uno star bene assieme nella semplicità e nell’amicizia. Ricordi e luoghi del passato si intrecciano nella memoria e con qualche nostalgia per le cose più semplici e familiari che si costruivano tra le persone. Questo modo di trascorrere il tempo oggi non è più concepibile; tutto è diventato telematico dallo scambio di opinioni sui social, alla lettura dei libri su internet. Possiamo dire però che sabato 26 gennaio, nel cinema parrocchiale di Capanne, si è svolta una serata dal sapore suggestivo e si è vissuto un clima simile a quello delle veglie passate,
tra rievocazioni, letture, raccolte fotografiche, testimonianze e libri. L’Anno Giubilare, celebrato in occasione del 60esimo della parrocchia dal 2017 al 2018, ha dato modo ad alcuni di pensare a qualcosa che ci avrebbe potuto aiutare a ricordare. L’occasione è stata data dalla presentazione del libro "La festa della Madonna del Buon Viaggio e il paese di Capanne". Alla serata, organizzata con semplicità ma curata nei minimi particolari, sono intervenuti gli autori della mostra svoltasi nel settembre 2017, di un album che raccoglie tutto il materiale della mostra stessa, e il libro che ne riassume il contenuto ma in forma ridotta. Animatrice della serata è stata Chiara Zolfanelli. Con disinvoltura e capacità ha svolto il non facile compito di intervistare gli ospiti nonché quello di guida per tutto lo svolgimento della scaletta della serata. Quindi si sono alternate testimonianze, letture e interventi mentre sullo sfondo scorrevano le immagini salienti del libro relative a quanto veniva raccontato. Le varie Feste della Madonna del Buon Viaggio, i "mattonai" di Capanne con le testimonianze viventi di chi allora era piccolo e andava in terra di Piemonte con i genitori, il priore don Terreni, i vari sacerdoti nativi di Capanne, i momenti salienti di vita parrocchiale, descritti nel libro, sono stati messi in rilievo nella serata con dovizia. Nutrita la partecipazione dei parrocchiani. Un grazie anche al giovanissimo regista Tommaso Pacini, il cui contributo è stato determinante. Così per circa due ore, tra ricordi del passato e testimonianze è trascorsa una serata davvero piacevole, familiare e per taluni, anche commovente.
Don Fabrizio, dopo i ringraziamenti a coloro che hanno contribuito alla realizzazione di tutto il percorso (Chiara Zolfanelli ideatrice con Mariuccia Mancini della iniziativa del 2017 e del libro, poi Antonietta Gronchi , Pietro Gronchi per la costruzione del libro e Tommaso Pacini), ha concluso con un breve intervento evidenziando l’importanza di fare comunità, anche attraverso esperienze, come quella vissuta nella serata, che riescono ad accomunare le persone. A don Orsini va il nostro sentito ringraziamento per aver sostenuto tutta quanta l’iniziativa dando fiducia e appoggio al progetto che stava prendendo forma.
Un piccolo rinfresco e la vendita dei libri ha chiuso la bella serata.