I prossimi 6 e 7 settembre la comunità di San Miniato Basso ricorderà la figura di don Vinicio Vivaldi in occasione del 10° anniversario della sua morte. Sacerdote infaticabile e amatissimo dai giovani, don Vinicio fu animatore per tanti anni di molte iniziative Sanminiatesi. Grazie a D. Luciano Marrucci riportiamo quanto scrisse don Vivaldi in occasione dei festeggiamenti per il suo 50° anniversario di sacerdozio.


«Non sono venuto in mezzo a voi con ambiziose pretese e con artificiosi discorsi di raffinato sapere; ma, come esorta S. Paolo, cercando di farmi tutto a tutti, con un messaggio e un linguaggio che mi facesse sentire in mezzo alla mia gente, figlio dello stesso popolo e germoglio della stessa terra.
Alla distanza di cinquant’anni, sono qui a domandarmi quanto possa essere riuscito in questo intento che era per me il principio ispiratore della missione cui il Signore mi ha chiamato.
Allora il mio pensiero trasvola oltre il mezzo secolo comprensivo del mio ministero sacerdotale tra voi e mi riporta a San Pierino sulla ripa dell’Arno. Fu lì che, come Pietro a Cafarnao, anch’io, figlio di pescatore, che sapevo muovere la barca con la leva dei remi e con la spinta della pertica, sentii quella voce che mi chiamava per nome e mi invitava a diventare pescatore di uomini.
Ora so cosa intendeva dire Gesù quando invitava i suoi amici a bere il suo calice fino in fondo. Per lunghi anni ho vissuto in mezzo a voi traendo da questo calice di letizia sorsi di vigore e consolazione. Ora sono arrivato all’amaro, l’amaro fondo dell’infermità, del dolore e dell’inefficienza fisica. Sono in dialisi, lo sapete, e quando arriva la nostra ambulanza mi viene da pensare alle parole che il Maestro disse proprio a Pietro: passeranno gli anni, avrai bisogno di qualcuno che ti cinga e qualcuno ti porterà dove non saresti mai voluto andare.
In questa circostanza del mio cinquantesimo che, tuttavia, considero gioiosa, torno a salutarvi come tante volte ho fatto nella mia vita: La pace sia con voi! E’ quanto basta per farmi risentire la cara voce di un popolo che risponde: E con il tuo spirito!»

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