DALLA DIOCESI - Se anche sperimentiamo in noi molte fragilità e possiamo talvolta sentirci scoraggiati, dobbiamo alzare il capo verso Dio, senza farci schiacciare dal senso di inadeguatezza o cedere al pessimismo, che ci rende passivi spettatori di una vita stanca e abitudinaria. Non c’è posto per il timore: è Dio stesso che viene a purificare le nostre “labbra impure”, rendendoci idonei per la missione: «E’ scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato. Poi io udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò e chi andrà per noi?”. E io risposi: “Eccomi, manda me!”» (Is 6,6-8).
È così che Papa Francesco si rivolge alla chiesa tutta in occasione della girnata mondiale di preghiera per le vocazioni, il tradizionale appuntamento riservato alla rifelssione sul delicato tema delle vocazioni.
«Domenica la Chiesa tutta ha celebrato la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni con le più disparate iniziative, momenti di preghiera e momenti di riflessione per ragazzi, giovani e adulti – afferma don Simone Meini, responsabile della pastorale vocazionale per la chiesa di San Miniato –».
«Nella nostra diocesi non c’è stato un momento di preghiera unitario ma confidiamo nella preghiera che tutti hanno fatto nella loro realtà, e tutto sta qui… nella preghiera. Ecco il titolo: e io prego? Se ognuno di noi domenica scorsa ma anche con un appuntamento settimanale o mensile pregasse per le vocazioni non ne sentiremmo la necessità e l’urgenza umana di vocazioni. Ci mettiamo al posto di Dio – continua don Simone – alle volte quando diciamo "mancano". Non manca niente, tutto è nelle mani di Dio, lui è il mio pastore e noi il suo gregge, nulla ci manca.
A livello nazionale lo slogan era: Alzati e va’, non temere! L’invito che rivolgiamo a noi e ad ognuno di voi, alzati alla chiamata del Signore, va cioè seguilo e non temere perché Cristo è tutto per noi.
Quante cose potremmo fare e che non servirebbero a niente, tante le cose a cui pensare, gruppi di preghiera, momenti di preghiera, gruppi di giovani, ritiri ed esercizi spirituali ma se non ci guida il Signore dove andremo? Ecco l’invito alla preghiera, sempre, nelle sante messe, nei momenti di preghiera parrocchiali, di unità pastorale, di vicariati, nei momenti in cui ci ritroviamo il ricordo affinché il Signore ci faccia dono di sante vocazioni.
In particolare rivolgiamo la nostra preghiera al Padre per le vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata e alla vita religiosa con uno sguardo alla gran varietà di vocazioni e di carismi che il Signore ha messo nella Chiesa. Il Papa ci invita alla testimonianza di vita, ecco il suo richiamo più volte alla gioia, alla felicità, all’abbandono della tristezza e della serietà.
Non ti sgomentare davanti a noi c’è il Pastore, c’è Gesù, niente mi manca e niente devo temere. Signore ascolta la nostra preghiera! E il grido della nostra diocesi di San Miniato al Padre perché ascolti le nostre suppliche e intenzioni e faccia rifiorire la fede nelle nostre parrocchie ed in ogni realtà ecclesiale. Facciamo come Maria, preghiamo e il Signore mostrerà a noi suo popolo grandi opere, grandi cose e frutti per l’eternità».