PONTE A EGOLA - A 23 anni dalla morte, la memoria e l'affetto per don Gino Frediani sono ancora molto presenti nel territorio. In particolare Ponte a Egola, dove il sacerdote è stato parroco dal 1987 al 1994, lo ha voluto ricordare con una serata a lui dedicata, svoltasi martedì 10 ottobre nei locali dell'associazione "La Ruga". Alla serata sono intervenuti anche il vescovo mons. Andrea Migliavacca e il sindaco di san Miniato Vittorio Gabbanini.
Cuore dell'incontro, coordinato con sensibilità e competenza da Filippo Lotti, sono state le testimonianze dei confratelli sacerdoti, mons. Idilio Lazzeri, amico di don Gino fin dai tempi del seminario e suo "compagno di Messa", e don Giovanni Fiaschi, successore di don Fiaschi nella guida della parrocchia di Orentano e poi di Ponte a Egola. Teneri e vibranti i testi del coetaneo don Luciano Marrucci, ne sono stati letti due dedicati proprio all'amico donFrediani. Queste testimonianze, che hanno tratteggiato vividamente la personalità umana e sacedotale di don Gino, hanno a tratti commosso fino alle lacrime i nipoti presenti nelle prime file. La parola poi è passata ai parrocchiani che hanno sottolineato la capacità del loro vecchio parroco di entusiasmare i fedeli, di coinvolgerli nei progetti che portava in cuore, il suo desiderio di raggiungere tutti e di creare occasioni di incontro e condivisione tra le persone. Non a caso, don Frediani è stato l'ideatore e fondatore del Palio del Cuoio, oltre che del bollettino parrocchiale "Il Ponte" e animatore di tante iniziative soprattutto per ai giovani. A don Gino è stata intitolata anche una via nella sua frazione di Ponte a Egola.