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SAN MINIATO - Due iniziative di forte significato e valore educativo, quelle che il Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medio Evo ha realizzato in collaborazione con l’ITS “C. Cattaneo” di San Miniato, l’Archivio Storico del Comune, le Scuole secondarie di I° grado della Provincia di Pisa e dell’Empolese. Il 29 Aprile, presso la Sala “Il Bastione”, le classi II AC e II FE del “Cattaneo”, con i loro insegnanti di Lettere e di Diritto, hanno presentato i lavori per il Progetto “A scuola d’archivio” giunto alla sua terza edizione con risultati davvero lusinghieri.
Di larghissima attualità il tema di quest’anno “Storie di donne nella prospettiva giuridica, a San Miniato, nel Tardo Medio Evo” con richiami costanti al Codice civile e penale contemporanei, per opportuni confronti tra passato e presente, così da cogliere analogie e differenze nella tipologia di reati, delle pene comminate, ma soprattutto ricostruire uno spaccato di storia locale, testimoniato dai documenti archivistici con cui gli studenti si sono confrontati, misurandosi nell’interpretazione di una lingua assai diversa da quella contemporanea.
Leggi tutto...Chi sono i veri eroi di oggi? A chi ci ispiriamo?
Ecco, a fronte dell’eroe moderno, sia esso un superuomo politico, uno sportivo che fa sognare, il personaggio del paese, vorremmo contrapporre la vita dell’ «uomo di casa», del padre di famiglia che testimonia con la vita la santità del quotidiano in mezzo alle tempeste del mondo. Vorremmo contrapporre l’uomo della solidarietà, dell’operosità che non si arrende al male. Questi sono i nostri eroi da prima pagina, e sono questi gli esempi che vorremo lasciare in eredità alle prossime generazioni.
DALLA DIOCESI - Il 13 maggio del 2007 ci lasciava uno dei veri «eroi locali» della chiesa di San Miniato, Alberto Giani.
Nel decennale della sua scomparsa la parrocchia di Capanne organizza un ricordo di Alberto con un intenso spettacolo di poesia, canti e testimonianze di chi lo ha conosciuto.
Alberto Giani nasce a Fucecchio il 20 luglio 1964.
Frequenta il liceo classico. Nel 1992 si laurea in psicologia all’Università di Roma. Consegue negli anni 2000 il baccalaureato in Scienze Religiose.
Fino al 1993 vive nella sua cittadina di Fucecchio partecipando attivamente alla vita della comunità cristiana e animando con passione il territorio cittadino.
SAN MINIATO - I giovani ed i ragazzi provenienti dai vari istituti del Comprensorio: era questo in larghissima parte il pubblico dell’iniziativa promossa dalla Fondazione Istituto Dramma Popolare venerdì 7 aprile presso l’auditorium Cassa di Risparmio di San Miniato. "La parola che libera e rende liberi": su questo tema i ragazzi hanno potuto incontrare lo scrittore Matteo Corradini con il suo romanzo "La Repubblica delle farfalle" e l’attore Andrea Giuntini che, accompagnato dal gruppo musicale Vincanto, ha saputo dar voce ai ragazzi del ghetto di Terezin.
Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Istituto Dramma Popolare, ha fatto i saluti iniziali alle autorità e ha sottolineato come quest’anno la volontà del Dramma sia quello di "testimoniare come in tempi tragici come sono stati quelli del genocidio degli ebrei, molti ragazzi del ghetto di Terezin abbiano trovato nella parola scritta uno strumento di libertà e di resistenza a quegli orrori di cui sono stati testimoni e vittime".
Persi nei commenti sulla «terza guerra mondiale a pezzi» non ci siamo accorti che a Spoleto, saltando giù dal Ponte delle Torri, in un mese e mezzo si sono tolti la vita due diciassettenni. Così scrive una ragazza, loro coetanea, al vescovo della città Umbra: «Ho paura… Il suicidio nella mia classe è un tabù; è più importante terminare i programmi e riempirci la testa di matematica e di italiano, mentre nessuno ci guarda e ci chiede “come stai?”. È questa corsa continua che lascia indietro chi non tiene il passo. Una corsa che a quell’età dovrebbe somigliare di più a quella degli apostoli verso il Sepolcro vuoto, dove la morte è stata sconfitta.