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SAN MINIATO - «Vegliate e pregate per non entrare in tentazione». (Matteo 26,41).
E’ la Parola che esce dal cuore di Gesù nel Getsemani, rivolta ai suoi apostoli, gli amici, indicando loro con quale atteggiamento vivere il suo mistero di morte e risurrezione, la Pasqua.
Erano andate anche le donne al sepolcro, il mattino di Pasqua, per vegliare e pregare sulla tomba del Maestro e trovano un sepolcro vuoto, abitato da chi annuncia che il Signore è risorto e che attende di incontrare i suoi nella Galilea.
Vegliando e pregando si è testimoni del sepolcro vuoto, dell’annuncio del Risorto, chiamati ad incontrarlo.
E’ con questo invito di Gesù che desidero rivolgere a tutti il mio augurio pasquale: vegliate e pregate.
Anche noi stiamo attraversando nel nostro mondo un cammino di passione, una via crucis, un Getsemani in cui risuona l’invito a vegliare e pregare.
C’è la via Crucis dei conflitti. Venti di guerra soffiano da ovest ad est del Pianeta, da sud a nord. Strage di bambini in Siria, nuovi bombardamenti su questa martoriata terra, lotta a Mosul, combattimenti feroci contro il terrorismo internazionale; e poi in Europa: Londra, Stoccolma per ricordare gli ultimi luoghi del terrore seminato dal terrorismo internazionale; e ancora: l’Egitto con una nuova strage di cristiani copti. In questo scenario mondiale, in questa terza guerra mondiale a tappe, come la chiama il Papa, ci è chiesto di vegliare e pregare.
Chiediamo il dono pasquale della pace, del perdono, della riconciliazione, della disponibilità all’accoglienza, del rispetto. La Pasqua quest’anno ci regali la pace, quella che il Risorto dona annunciando: "La pace sia con voi".
C’è la via Crucis delle ferite alla vita. La vita è un dono, è gratuità, è tale dal concepimento alla morte naturale, è differenza di uomo e donna, è fedeltà di tante famiglie, è servizio gratuito e dono di amore… Tante voci diverse raccontano altro della vita e la feriscono. Ed occorre vegliare e pregare.
Chiediamo il dono pasquale della vita come l’ha pensata il Creatore. E’ la vita del Risorto, Lui che con il dono della sua ha ricostruito l’uomo. Ci regali la Pasqua di accogliere la vita e, vegliando e pregando, di difenderla dalle numerose ferite.
C’è la via Crucis di tante esperienze quotidiane e semplici di vita. Le conosciamo: sono talvolta nelle nostre famiglie, riguardano amici, nascono dalle fatiche di ogni giorno.
Chiediamo che la Pasqua, vegliando e pregando, non ci lasci nel buio del Calvario, ma ci conduca fino al sepolcro vuoto, annuncio di risurrezione anche per la nostra esistenza, col sapore della speranza.
La pace, la vita, la speranza sono i doni pasquali che vorrei augurare a tutti, doni da accogliere vegliando e pregando, per sentire la voce del Signore Risorto che ci invita nella Galilea della nostra vita ad incontrarlo.
Buona Pasqua».
+ Andrea, vescovo
SAN MINIATO - La «Cappella Musicale della Cattedrale di San Miniato» – come ogni anno, in occasione della Settimana Santa – torna a cimentarsi in una nuova "sfida" musicale che vuole offrirsi come valida occasione di incontro e di cultura, oltre che come momento di riflessione e meditazione sulle tematiche proprie del Triduo Pasquale. Insieme alla Cappella musicale, sono coinvolte nel progetto la Filarmonica "Gaetano Luporini" di San Gennaro (LU), diretta dal M° Giampaolo Lazzeri, la «Corale San Genesio di San Miniato», i “Pueri Cantores”, sempre interno alla nostra Diocesi, e il mezzosoprano Laura Brioli nella parte dell’ anima. Insieme a Lazzeri, collaborano il M° Carlo Fermalvento, Marta Corti ed il M° Salvatore Vivona in qualità direttori e preparatori delle varie realtà corali.
Leggi tutto...Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, recita la celebre canzoncina del cartone animato Mary Poppins della Dysney. È così, e lo certificano i dati del ministero della salute, che in pochi anni le vendite della «pillola del giorno dopo» sono aumentate di 15 volte, dal 2014 al 2016, arrivando ad oltre 200.000 in pochi mesi, una ogni due minuti.
Con l’ennesima soluzione «a scomparsa» si risolvono i problemi di educazione sessuale dei ragazzi e soprattutto di sostegno alla procreazione.
Altro che fertility day.
DALLA DIOCESI - Un appuntamento dedicato ai giovani animerà la Chiesa diocesana nei prossimi giorni. La GmG quest’anno verrà celebrata a livello diocesano e si svolgerà sabato prossimo, 8 aprile, a San Miniato. I ragazzi si ritroveranno al convento di San Francesco alle ore 20 per consumare la cena al sacco, per poi spostarsi in Cattedrale dove saranno accolti dal Vescovo che proporrà una riflessione sul tema della giornata: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente» (Lc 1,49). La serata proseguirà con l’adorazione della Croce e con la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. L’incontro è rivolto, indicativamente, ai ragazzi dai 16 anni in su.
Il Santo Padre ha offerto una prospettiva sulla GmG diocesana di quest’anno inquadrandola in un cammino che segue il grande incontro internazionale dell’estate scorsa.
SAN MINIATO - Ci è capitato molto spesso di essere apostrofati in malo modo. Ma zombie, ovvero i morti che camminano, non ce l’aveva detto ancora nessuno.
Questo paese di «morti che camminano» viene fortunatamente salvato nel 2017 dalle illuminate iniziative legate al tartufo, eventi culturali di prim’ordine, festone di mezz’estate che riempono le strade di giovani, altrimenti infestate dalle mefistofeliche creature.
Questo scivolone ci permette finalmente di ragionare di questo paese di zombie, che nell’idea di un amministratore del comune di San Miniato, sarebbe la città della rocca, estendendolo però a tutto il comprensorio, così ci capiamo meglio.
San Miniato, che vuole essere la capitale del nostro comprensorio, ospita una comunità cristiana da quasi 400 anni. Una comunità antichissima, che affonda le sue radici in questo territorio che in maniera profonda e che (non lo diciamo noi ma la storia) ha plasmato e contribuito a forgiare.
Al di là delle diverse letture politiche che hanno attraversato queste latituidini nel tempo, spesso lacerando il tessuto sociale del comprensorio, va detto che abbiamo una solida tradizione alle spalle e un grande futuro.
Il problema è semmai contrapporre il “grigio” mondo dei centri storici ovviamente in difficoltà per tante ragioni, alla luce delle iniziative ludico - mangerecce.