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GALLENO - L’8 gennaio nella chiesa di Galleno (Fucecchio) S.E. Mons. Andrea Migliavacca inaugurerà con una Santa Messa solenne l’Anno Parrocchiale per le Vocazioni, intese non solo come chiamata al sacerdozio ma come consacrazione a un indirizzo di vita. In quest’ottica, lungo tutto il 2017 verranno organizzati degli appuntamenti mensili, distribuiti tra Galleno e Querce con un tema stagionale, che prevedono ospiti, testimonianze, mostre d’arte, spettacoli musicali e momenti di convivialità. I dettagli del progetto, nato da un’ispirazione collettiva durante l’anno giubilare della Misericordia, saranno svelati poco prima della funzione insieme al logo creato appositamente per l’occasione. Si tratta di una novità assoluta che punta anche a far riscoprire il valore storico del territorio della comunità Galleno-Pinete-Querce: difatti, se da un lato Galleno, situato lungo la via Francigena, dispone da tempo della Casa del Pellegrino, meta dei viaggiatori di passaggio che affidano i propri messaggi a un guestbook dedicato, dall’altro il Santuario di Querce, immerso nel verde dei boschi delle Cerbaie a pochi chilometri da Fucecchio, conserva, incastonato sopra l’altare maggiore, il prezioso dipinto originale della Vergine che nel 1639 fu traslato dalla Cellina, costruita sulla fonte che nel 1876 il vescovo Pio Alberto Del Corona dichiarò miracolosa.
Il 20 dicembre di un anno fa faceva il suo ingresso solenne in San Miniato il Vescovo Andrea Migliavacca, originario della provincia pavese. Il suo arrivo segnava l’inizio di un nuovo cammino per la diocesi, che in questo anno ha imparato a conoscere questo giovane pastore dallo stile così originale.
Dall’incontro con la diocesi sanminiatese sono scaturite proprio pochi giorni fa le prime indicazioni, nella lettera pastorale «Con Vento Favorevole», che lancia uno sguardo pieno di fiducia verso il futuro a ffida alla guida della «luce gentile» di Dio i passi della nostra chiesa.
Tanti auguri Vescovo Andrea.
Ecco le due testimonianze dei novelli diaconi, in ordine, quella di Luca Carloni e Massimo Meini
Luca Carloni (il primo da sx) Massimo Meini
DALLA DIOCESI - “Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10,43-45). Quello a cui ci chiama Gesù è qualcosa di straordinario, che va oltre ogni logica umana. Ci dice che per essere grandi, per ricoprire un ruolo importante, bisogna essere servitori e non re, bisogna essere ultimi e non primi. Gesù ci ha mostrato che è lavando i piedi a chi abbiamo vicini che si diventa grandi, ci ha fatto vedere che la veste regale è quel grembiule di cui si cinse nell’umile gesto della lavanda dei piedi, la posizione da re è quello stare chinato a terra a lavare i piedi a noi. Essere ultimo, è questo un grido che sento rimbombare nel mio cuore, essere semplice, sempre pronto a mettermi al servizio di chi mi sta di fronte. Essere ultimo per poter vedere tutte le necessità che i fratelli e le sorelle hanno, essere ultimo per avere uno sguardo pastorale su chi condivide la strada con me.
Leggi tutto...DALLA DIOCESI - E così ci siamo lasciati alle spalle anche la lunga campagna elettorale del referendum 2016, aspettando, con ogni probabilità, un nuovo tormetone per tutto il 2017. Per alcuni la sconfitta del Sì ha il sapore di un’occasione perduta. Per altri è uno scampato pericolo. Fatto sta che l’Italia si sveglia ancora una volta con una crisi di governo che difficilmente si risolverà senza ricorrere alle elezioni anticipate. Del resto, sarebbe anche l’ora di restituire al popolo la possibilità di esprimersi - come di fatto è accaduto in maniera molto chiara e lampante con l’alta partecipazione alla consultazione referendaria - e quindi di contare e di indirizzare il Paese verso il futuro, reagendo velocemente alla fase di apatia politica che negli ultimi anni ha investito l’elettorato. Quindi, non è la fine di tutto né la vittoria del populismo, è solo un tornante della storia politica del nostro Paese.
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