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SAN MINIATO - Corre l’anno 1533. Papa Clemente VII (Giulio de Medici, 1478 - 1534) parte da Roma diretto a Nizza per celebrare le nozze di sua nipote Caterina de Medici con Enrico, figlio di Francesco I re di Francia. Solo pochi anni prima era avvenuto il terribile sacco di Roma. Ancora meno anni erano trascorsi da che l’esercito spagnolo aveva percorso la penisola. Clemente VII è alla ricerca di un equilibrio politico. Nel suo cammino verso Nizza decide di fare sosta a San Miniato.
San Miniato, ancora conosciuta come «al Tedesco», è la grande fortezza che domina il Valdarno. Tre anni prima le sue mura hanno retto all’assedio dell’esercito spagnolo e ai suoi cannoni. I cannoni, la polvere da sparo sono le nuove temibili armi, che non esistevano quando le mura di San Miniato sono state costruite. Qui la corte del Papa può sostare in sicurezza.
SANTA CROCE SULL'ARNO - Un’università dell’arte, l’Accademia di Belle Arti di Firenze, la più antica al mondo. Un Comune toscano, Santa Croce sull’Arno, guidato da un giovane sindaco animato da forte volontà innovativa, Giulia Deidda. Un’azienda leader nazionale nel settore dei rifiuti industriali, la Waste Recycling S.p.A.
Questo è l’inusuale triangolo istituzionale che ha appena sottoscritto una convenzione per dare vita ad una formazione/sperimentazione sull’uso artistico degli scarti industriali. Primo atto il workshop attualmente in corso alla Waste Recycling dove gli studenti trascorreranno le settimane formative nell’Officina SCART (allestita presso Waste Recycling) e alloggeranno presso la Residenza dell’Artista (predisposta dal Comune di Santa Croce sull’Arno) presso Villa Pacchiani.
La storia comincia 18 anni fa. La Waste Recycling, che si occupa nei suoi impianti di raccogliere, trattare, inviare a riciclo e smaltire rifiuti industriali, decide di lanciare un progetto concreto per incidere positivamente sulla mentalità del recupero e del riuso. Il progetto è basato sulla ideazione e realizzazione di opere e installazioni artistiche costituite al 100% da rifiuti e si chiama SCART, ormai marchio registrato in Italia e in Europa che unisce appunto la parola «scarto» alla parola inglese «art». Con SCART sono state realizzate innumerevoli opere, mostre, eventi, cataloghi di grande successo, che hanno attirato una notorietà nazionale e internazionale.
Leggi tutto...SAN ROMANO - Si è svolto sabato 26 settembre presso il conservatorio di Santa Chiara un importante convegno organizzato dal consultorio familiare «Alberto Giani»: «Il legame creativo nelle relazioni familiari e di aiuto».
A introdurre il convegno Giusy Donadio, coordinatrice di équipe del consultorio: «abbiamo pensato a questo convegno come a uno spazio da dedicare al legame visto come relazione di qualsiasi tipo. Ogni legame trova cittadinanza nel consultorio il quale, grazie alle varie professionalità, accomunate da una visione cristiana dell’uomo, giunge a dare un sostegno qualificato alla persona».
Ed è proprio dalla visione cristiana dell’uomo che inizia il convegno con l’intervento del dott. Sandro Spagli, presidente del consultorio: «La Bibbia è una miniera di storie, casi psicologici». Due fra tutti sono la vicenda di Davide e Betsabea dove Davide si macchia del peccato di possedere una donna sposata e di tentare il tutto per tutto pur di rimediare senza riuscirci e la parabola del padre e dei due figli meglio conosciuta come parabola del figliol prodigo. L’unico a poter salvare Davide dalle proprie colpe è proprio il Signore e l’unico a riammettere il figliol prodigo dal proprio vissuto senza regola e senza morale è proprio il Padre. In entrambi i casi la figura del Signore, del Padre «aiuta a far luce e ad aprire una prospettiva nuova» di perdono che rende però i protagonisti consapevoli dei propri errori.
DALLA DIOCESI - Perchè ci si sposa? O meglio, Perchè non ci sposa? I dati disponibili in diocesi parlano chiaro: in circa 10 anni il numero dei matrimoni in chiesa è letteralmente dimezzato, tendenza indicativa di una scelta precisa da parte di tante coppie che ormai preferiscono la libera convivenza al matrimonio sacramentale ma anche al matrimonio civile.
Nell’odierna guerra dei «partiti dei diritti civili» (o megliol dei diritti patrimoniali) uno dei principali cavalli di battaglia è il riconoscimento dello «stato di fatto» in cui si trovano moltissime coppie. Uno stato, appunto, che mette al primo posto la tutela delle esigenze economiche della coppia. Si tratta quindi di rimettere nero su bianco per le coppie di fatto tutto quello che già il Codice civile prevede per i coniugi: la tutela nella successione dei beni, la reversibiltà della pensione, la salvaguardia economica del patrimonio in favore degli eventuali figli e la possibiltà di assistere il compagno in caso di malattia.
DALLA DIOCESI - Nel novero dei distinguo, del vorrei ma non posso e dell’«indignazione elegante», come l’ha definita Papa Francesco, c’è un popolo che si muove e tende la mano all’altro. E’ la grande costellazione dei volontari - e delle cooperative che lavorano nel sociale - che hanno raccolto per primi l’appello di Papa Francesco ad accogliere nelle parrocchie i rifugiati che arrivano dal Medio Oriente e dal Nord Africa.
Ci sono molti esempi positivi di accoglienza in diocesi di San Miniato, ma oggi parliamo del progetto della cooperativa il Cammino di Perignano, attiva nell’unità pastorale Perignano, Quattro Strade, Gello.
«Il nostro è un progetto ambizioso che parte dal 2012 - afferma Matteo Lami, giovane presidente della cooperativa - con l’apertura di un appartamento per 7 persone a Perignano».
«In quest’ultimo anno - continua il presidente - l’esigenza di accogliere è diventata sempre maggiore, così la cooperativa ha compiuto uno sforzo maggiore per cercare nuove strutture». Ad oggi i ragazzi ospitati sono 23 e abitano in due appartamenti privati a Perignano, a Spinelli, a San Ruffino e in un appartamento della parrocchia di Cevoli.