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CASCIANA TERME - Da qualche tempo, su iniziativa di don Angelo e grazie alla disponibilità di alcuni giovani del paese, si è creato un affiatatissimo gruppo di ragazzi dai 14 ai 18 anni, che ha accolto sin da subito l’invito a riunirsi due volte al mese nei locali della parrocchia, con lo scopo non solo di non perdersi di vista a seguito dei vari indirizzi scolastici scelti, ma anche per poter approfondire e radicare maggiormente la propria fede alla luce della nuova maturità raggiunta.
Fra un gioco ed una pizzata, si cantano canzoni, si leggono parabole, si esprimono dubbi e sentimenti sul proprio essere cristiani. I ragazzi si sentono ben accolti e comprendono quanto essi siano importanti per la comunità parrocchiale.
In questo periodo adolescenziale, dove generalmente si hanno molti input esterni, spesso non educativi, potersi confrontare con una figura adulta, diversa dal genitore, ma allo stesso tempo vicina, da sentirla come un amico/a un pochino più grande, è fondamentale: è in questa stagione della vita che sorgono i punti interrogativi nelle menti dei nostri giovani, che, se non risolti, lasceranno dei vuoti difficilmente colmabili nel futuro.
Educare alla condivisione, alla misericordia, alla lealtà è compito in primis della famiglia, ma i ragazzi hanno bisogno di poter trovare tutto questo anche fuori delle mura domestiche, in una realtà quotidiana che li faccia sentire ugualmente amati, accettati e considerati, anziché bollati come generazione allo sbando e priva di valori.

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DALLA DIOCESI - Continua il gradimento per l’iniziativa de La Domenica «Scatti di vita». Arrivano da tutta la diocesi le foto dei momenti di vita diocesana del secolo scorso. Gli spaccati che emergono dalla raccolta del materiale parlano di una chiesa di San Miniato molto attiva e vitale, in un mondo diverso da quello di oggi, anche se distante pochi lustri. Questa settimana pubblichiamo una foto risalente a fine anni ’80 che ritrae un gruppo di sacerdoti molto consociuti.
Da sinistra a destra: Amulio Allegri, Ermindo Ciaponi, Idilio Lazzeri, Luciano Rita, Primo Corsi, Vasco Simoncini, Otello Morelli, Aurelio Veracini, Amedeo Deri, Piero D’Ulivo, Ostilio Marzocchi.

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SAN MINATO - Una delle immagini più toccanti proiettate alla conferenza di mercoledì 15 febbraio sulla situazione dei Cristiani in Siria è stata quella di un frate francescano che, armato del solo secchiello con l’Acqua santa e dell’aspersorio, cammina tra le macerie delle case per benedire i luoghi e le persone colpite dai bombardamenti.
«La gente sente il bisogno di vivere nella benedizione» ha detto fra’ Matteo Brena, parlando dei cristiani di Aleppo che aspettano la visita del sacerdote non appena i missili lanciati dai ribelli danno un po’ di tregua. Accanto al bisogno di sentire il conforto della fede, c’è quello di tornare per quanto possibile alla normalità a cui rispondono, andando contro la logica economica più banale, gli ingegneri della parrocchia che ricostruiscono e rendono di nuovo abitabili le case distrutte prima ancora che la guerra sia finita.

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CASCIANA TERME - La Messa dei ragazzi. Non è una battuta spiritosa o per svalutare la Messa, centro del culto cristiano a Dio. E’ un’esperienza che viviamo una domenica al mese su suggerimento della commissione liturgica del Consiglio pastorale e va avanti da qualche mese. La prossima "edizione" sarà domenica prossima, 26 febbraio. E’ una Messa per e con i ragazzi nel senso che i ragazzi vengono coinvolti al massimo: nell’incontro catechistico precedente la Messa prendono contatto con il brano del Vangelo, fanno dei lavori grafici che vengono esposti in chiesa ben visibili, a cui il celebrante fa riferimento durante l’omelia, che per l’occasione è dialogata con i ragazzi; il celebrante sta in mezzo a loro; i ragazzi fanno i vari servizi: dall’ingresso all’offertorio, dai canti a gesti siginificativi. Insieme a loro si mobilita il coro e coloro che suonano. Anche la disposizione intorno all’ambone e all’altare subisce qualche trasformazione per rendere la celebrazione più partecipata. Insomma, c’è tanta "vita" in questa maniera, ed anche i grandi, spesso molto critici, trovano motivi di gradimento e di approvazione.

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SAN DONATO - Lo scorso Giovedì 24 gennaio mons. Migliavacca si è reso disponibile a vivere nella nostra parrocchia quello che papa Francesco ha fatto durante l’anno della Misericordia. Se il Papa ha vissuto «i venerdì della misericordia», il nostro vescovo ha vissuto «il giovedì della misericordia».
Accompagnato da don Simone Meini, il vescovo ha fatto visita ad alcune famiglie della parrocchia, ha potuto conoscere persone malate e anziane che vivono la fede forse un po’ nell’anonimato a causa della loro condizione e che in questa occasione hanno avuto la possibilità di conoscerlo.
Sono famiglie che vivono ogni giorno a contatto con la malattia, con l’infermità, con la sofferenza e il disagio che si fa quotidianità. Spesso vissute nella solitudine fra sentimenti di rabbia, sconforto e domande senza risposte, nell’indifferenza di un mondo sempre più frettoloso, sempre più occupato a fare altro e che non ha tempo per gli altri né voglia di confrontarsi con la sofferenza quotidiana. Ecco che allora la visita del vescovo ha rappresentato veramente per queste persone l’incontro con la misericordia di Gesù, la sua forza, la sua consolazione e soprattutto la sua luce di speranza.

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