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SAN MINIATO - La festa del Corpus Domini ha visto, giovedì 26 maggio, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di San Miniato, Sua Eccellenza mons. Andrea Migliavacca, presso la chiesa cattedrale. In tanti hanno partecipato a questo importante momento liturgico: le associazioni, i gruppi religiosi, le varie comunità della diocesi, i bambini del catechismo e della Prima Comunione sino ai semplici fedeli. L’omelia di Sua Eccellenza ha fornito alcuni spunti di riflessione. Nella prima lettura ci viene raccontato l’incontro di Abramo con il sacerdote Melchisedek. La benedizione di quest’ultimo sulle opere del padre della fede «è segno e richiamo della presenza e dell’opera di Dio, ricordo e annuncio che è lui l’origine di tutto».

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CRESPINA - La nostra diocesi di San Miniato è ricca di chiese, santuari, oratori, in cui storia ed arte si intrecciano in armoniosa bellezza, frutto di una fede allora manifesta, vissuta, sentita.
Fra queste costruzioni che ancora oggi arricchiscono il nostro territorio vi è immerso sulle colline crespinesi l’Oratorio di Maria SS. e S. Ranieri, un vero gioiello settecentesco da salvaguardare e recuperare, forse fin troppo sconosciuto nel vasto complesso di Villa Belvedere nella parrocchia di Crespina.
Il passare del tempo, le vicende ecclesiastiche, i passaggi di proprietà e soprattutto il disinteresse comune al valore storico-artistico hanno tentato di rovinarlo ed impoverirlo fino quasi a farlo dimenticare alla stessa popolazione.
L’amore alle cose veramente belle, però, hanno risvegliato l’interesse di questa comunità, costituendo un comitato per il recupero ed il restauro di questo gioiello, ispirato ai modelli delle chiese romane del cinquecento.

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SAN MINIATO - ll Museo Diocesano d’Arte Sacra compie 50 anni: venne infatti inaugurato il 28 maggio del 1966 come prima esposizione permanente a San Miniato. L’impulso decisivo venne dato, sul finire degli anni ’50, dalla formazione del catalogo per la mostra del Cigoli e del suo ambiente (Santa Chiara, 1959), quando si manifestò la necessità, ormai non più rinviabile, di conservare e valorizzare in maniera organica e strutturata il grande patrimonio storico-artistico della Diocesi di San Miniato. Il can. Francesco M. Galli Angelini - nella triplice veste di Canonico della Cattedrale, Ispettore Onorario della Soprintendenza e Presidente dell’Accademia degli Euteleti - verificò la fattibilità dell’operazione. Il Museo vide la luce dopo un lungo lavoro che vide impegnate istituzioni e personalità locali e nazionali. Su tutti l’infaticabile Dilvo Lotti, il cui contributo in termini di conoscenza, autorevolezza, ma anche di energia ed entusiasmo, risultò determinate per la costituzione del Museo.
Negli anni questa istituzione diocesana non è stata solamente uno strumento di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico al grande pubblico, ma anche luogo della sua tutela e conservazione. Iniziative ed eventi culturali sono allo studio per celebrare questo importante anniversario per la nostra Diocesi.

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MARTI - Un appuntamento importante è stato quello che ha riguardato la fraternità della Comunità Magnificat di Marti, mercoledì 11 maggio: il suo primo incontro con il vescovo della diocesi mons. Andrea Migliavacca.
Dopo un momento di preghiera, gli onori di casa sono stati fatti da don Fabrizio Orsini e da Federico Luisi, uno dei responsabili, il quale ha confermato che i valori della fraternità corrispondono a quattro grandi significative promesse: la povertà come “stile di vita”; il perdono permanente; la costruzione dell’amore che “porta a riconoscere in ogni fratello la persona di Cristo ed, infine, il servizio “a Dio, ai poveri, all’umanità, alla Chiesa”. La Comunità Magnificat, con le sue articolazioni interne, fa parte del Rinnovamento nello Spirito Santo del quale “condivide la vita” ma “in esso mantiene una propria autonomia”. I suoi carismi sono l’evangelizzazione e la promozione della vita comunitaria portati avanti tramite l’annuncio del “kerigma”, aiutando “le persone a riconciliarsi con se stesse, con i fratelli, con il Signore”.

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PERIGNANO - Appuntamenti informali, diretti ai volontari (già tali o in divenire e a coloro che desiderano avvicinarsi all’associazione, partecipazione aperta e libera come nel modo di fare tipico di Bhalobasa), in cui la cosa più importante è stare insieme ripercorrendo la nostra storia e i nostri 25 anni di viaggio, ripensando alle nostre radici e al perché delle nostre scelte di solidarietà e cooperazione.
Gli incontri si terranno al Centro Pastorale di Perignano, alle 18.30. Seguirà, dalle 20.30, una cena semplice per continuare a condividere emozioni, ricordi e momenti. Non vogliamo che nessuno abbia un carico di lavoro da svolgere in queste occasioni, quindi nessun impegno per il settore logistico e per le nostre signore della cucina. Ordineremo le pizze, ci prepareremo insieme un primo piatto, porteremo qualcosa da casa o utilizzeremo il nuovo braciere del centro. È sufficiente che scriviate a Luisa se venite e restate a cena: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . La comunicazione è necessaria per permetterci, di volta in volta, di organizzarci al meglio.

PRIMO INCONTRO 18 MAGGIO ORE 18.30
Un vero ritorno alle origini con Armando, Oriella, Aldo e i pionieri di Bhalobasa. L’incontro con Madre Teresa, la sua visita a Perignano, il primo viaggio in India, l’invito di Padre Orson “non mandate soldi, venite a vedere” e quello della Madre: “andate nei villaggi”, quello che stiamo continuando a fare anche dopo 25 anni. Una bella preparazione anche in vista del viaggio a Roma del 3 e 4 settembre, quando Madre Teresa sarà canonizzata.

SECONDO INCONTRO 25 MAGGIO ORE 18.30
Approfondiremo con Armando il decalogo del volontario con cui ci emozionò al convegno dei vent’anni al Museo Piaggio, ripercorreremo ogni suo punto. Andando a ritroso nel tempo ci soffermeremo sul perché delle nostre scelte: sostegni a distanza, microprogetti con la caratteristica fondamentale dell’autosostenibilità e del miglioramento non solo delle condizioni di vita di coloro che aiutiamo, ma soprattutto delle loro capacità di vita.

TERZO INCONTRO 15 GIUGNO ORE 18.30
Dopo le origini e i nostri passi più importanti, i grandi temi e i valori che innervano Bhalobasa. La giustizia sociale, la carità mai disgiunta dalla reciprocità, il dono, lo scambio, la necessità di agire interrogandoci costantemente su come e cosa possiamo fare per colmare le diseguaglianze e al contempo per attaccare e debellare le loro cause.

QUARTO INCONTRO 6 LUGLIO ORE 18.30
L’ultimo incontro di questa serie “Al cuore di Bhalobasa” riguarderà un altro dei nostri valori cardine: l’accoglienza. Parleremo quindi di immigrazione e di interazione e integrazione delle persone che accogliamo nelle nostre comunità e nella nostra società. L’esperienza di Bhalobasa sarà un riferimento per approfondire questi temi, con l’aiuto di Gigi Nardetto del CNCA, di Armando e di altri relatori.

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