SANTA MARIA A MONTE - Sabato 5 marzo si è svolto il terzo appuntamento della venticinquesima rassegna dei cori parrocchiali a Santa Maria a Monte.
Un servizio, quello dei cori parrocchiali rivolto alla liturgia con la volontà di diffondere musica che continui ad essere un degno e valido strumento a favore della preghiera comune nelle celebrazioni liturgiche.
E’ la serata più numerosa di partecipanti ben otto cori si sono succeduti sul presbiterio della bellissima chiesa Collegiata dei San Giovanni Apostolo ed Evangelista, chiesa ricca di storia e di bellezze artistiche evidenziate ed illustrate da don Bruno Meini che nel fare gli onori di casa si diceva felice di ospitare questo evento dopo molti anni.

DALLA DIOCESI - Rappresentare in poche righe il senso dell'anno giubilare che stiamo vivendo. Questo il progetto che ha visto protagonisti i ragazzi del Liceo Marconi e del Cattaneo di San Miniato che, dopo alcune lezioni sul significato del Giubileo, hanno lavorato a un volantino che potesse spiegare rapidamente i principi cardine dell'Anno della Misericordia. I lavori hanno coinvolto 8 classi dei due istituti sanminiatesi che hanno prodotto lavori di buona fattura e ottima efficacia comunicativa. «Gli studenti hanno mostrato grande impegno e dedizione - ha commentato l'ideatrice dell'iniziativa prof.ssa  Gabriella Boldrini - mostrando disponibilità e impegno». Ognuno con carattere e desing differente, raccontano il giubileo della misericordia in modo semplice e genuino: alcuni  riportano le parole del Santo Padre ai giovani, altri brani del vangelo, alcuni disegni semplici e intuitivi che rappresentano il significato dei termini misericordia, indulgenza, perdono. I lavori sono stati consegnati ai sacerdoti nel corso del ritiro mensile del clero dello scorso 3 marzo e sono già arrivati in molte parrocchie della diocesi a disposizione dei fedeli.

SANTA CROCE - Mercoledì 2 Marzo, presso la Chiesa di Santa Cristiana di Santa Croce sull’Arno, il Coro “Carlo Acutis”, in collaborazione con le monache agostiniane, hanno organizzato una veglia di preghiera musicata in preparazione alla Pasqua dal titolo “La Misericordia: architrave che sorregge la vita della Chiesa” guidata dal nostro vescovo Andrea. Il tema, non certo casuale, riprende fedelmente il tema attuale dell’Anno Giubilare della Divina Misericordia che la Chiesa tutta sta celebrando.
La veglia si è alternata con momenti di canto guidati dalle corali presenti, preghiera di adorazione eucaristica silenziosa, aiutando così i fedeli a partecipare con devozione.

LAZZERETTO - La serata di venerdì 4 marzo è stata speciale per il Gruppo Giovani di Lazzeretto, che ha fatto il suo primo incontro col nuovo vescovo mons. Andrea Migliavacca. Dopo l’accoglienza in sala parrocchiale, tutti i presenti hanno condiviso un momento di preghiera in chiesa, guidati dal vescovo insieme a Padre Antonio e don Tommaso. Commentando il Salmo 8, con parole semplici, ma d’effetto, mons. Andrea ha sottolineato l’importanza della preghiera come dialogo con Dio e ha invitato tutti a guardare alle cose belle del Creato e a riflettere sulla posizione che il Signore ci ha riservato in esso.

“Fior d‘ogni fiore, buona signora Tina Fontanella, a lei diamo il cuore, pieno di gratitudine e d’amore. Fiorinfiorello, l’asilo Fontanella è proprio bello!”, così al canto di queste innocenti strofe nell’anno 1947, il giovane prete don Antonio Conti, successore di don Danilo Maltinti, inaugurò, alla presenza della nobil donna Tina Fontanella, l’asilo infantile parrocchiale.
E’ ciò che l’amica Ancilla Toti, da bambina presente all’evento, bisnipote di don Pietro Bini, sacerdote a Cenaia e sepolto nel cimitero paesano, riporta nei suoi racconti giovanili.
Non ci può essere un presente ricco e fecondo se non vi è stato un passato copioso di una buona semina.
Ed oggi se Cenaia inaugura il suo oratorio alla presenza del vescovo diocesano Andrea, coadiuvato dal parroco p. Lorenzo, da tutto il consiglio parrocchiale e da tanti parrocchiani presenti con la partecipazione del sindaco D’Addona, il comando dei carabinieri della stazione locale, della polizia municipale e di tutte le rappresentanze del volontariato, non possiamo non ricordare i sacerdoti che quei semi, nel territorio cenaiese, l’hanno sparsi con intelligenza, amore e cura, su un terreno ben lavorato e preparato.