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DALLA DIOCESI - Carissimi Amici e fratelli e sorelle nella fede, iniziamo di nuovo il percorso dell’Avvento che ci accompagnerà al Natale che anche quest’anno ci auguriamo essere festa di fede, di pace, di gioia, di fratellanza. L’avvento è il tempo che, con l’abbondanza e la fecondità della Parola di Dio e anche con la suggestione di celebrazioni, musiche e colori, come quelli che abitano il presepio e la liturgia della novena, ci prepara e ci conduce a contemplare nel Natale l’evento della nascita del Signore Gesù, il Bambinello di Betlemme, il Messia, l’Emmanuele annunciato dai Profeti, promessa della fedeltà di Dio.

L’avvento non è però semplicemente uno sguardo al passato, un ricordo a più di duemila anni fa, un bel cammino che conduce alla Betlemme di allora, ma è tempo che ci apre alla attualità del venire del Signore Gesù in mezzo a noi.
Un passo dell’Apocalisse (22, 17.20) così racconta: "Lo Spirito e la sposa dicono: ’Vieni!’. E chi ascolta ripeta: ’Vieni’... Colui che attesta queste cose dice: ’Si, vengo presto!’. ’Amen. Vieni, Signore Gesù’".
Con queste parole viene indicato un ulteriore significato dell’avvento quale tempo che ci ricorda che il Signore deve venire ancora e che noi siamo nell’attesa della sua venuta. E’ l’avvento il cammino che illumina la nostra preghiera e ci accompagna a dire: "vieni Signore Gesù". E così l’avvento ci racconta un sentire di attesa che ci deve accompagnare, che rimane vivo e presente nel nostro cuore e ci rende attenti a cogliere il venire del Signore, quando Lui vuole.
Per tutti noi l’avvento di quest’anno sia tempo in cui si ridesta la necessaria vigilanza dell’attendere, rianimati nella speranza e nella fede del Signore che viene ad incontrarci.
La vigilanza del tempo dell’attesa, dell’avvento è abitata e resa più autentica dalla carità.
E’ nostra tradizione vivere l’avvento come tempo di raccolta per aiutare chi più ha bisogno. Solo la Chiesa viva nella carità è Chiesa che attende e che sa riconoscere il suo Signore, anzi che proprio Lui, il Signore può riconoscere come la sua comunità.
Quest’anno desideriamo per questo aiutare una comunità in Turchia, Samsun, animata dalla presenza di due sacerdoti argentini, nella diocesi di Iskenderun, con il vescovo mons. Paolo Bizzeti. E’ una comunità cristiana molto povera che raccoglie però già più di settecento famiglie, molte delle quali rifugiati di guerra. La presenza dei due preti e la laboriosità della gente rende viva questa porzione di Chiesa e chiede aiuto. La raccolta del nostro avvento sarà per loro, su richiesta del vescovo Bizzeti che accogliamo molto volentieri.
L’aiuto economico però è solo un segno di un legame di Chiese e di noi, fratelli. L’aiuto alla Chiesa in Turchia desta l’attenzione sulla situazione della comunità cristiana in Medio Oriente segnato dalla violenza e dalla guerra, dove sempre più i cristiani sono messi ai margini. Diamo un aiuto economico, ma sia questo occasione per conoscere, sensibilizzarci, aprire il cuore e animare la preghiera per questi fratelli in difficoltà.
Auguro a tutta la comunità diocesana la gioia di vivere l’avvento come tempo di attesa vera e la carità che sapremo esprimere ci avvicini ancora di più alle Betlemme di oggi, casa nostra, nella nostra diocesi, ma anche nelle Chiese che soffrono. L’aiuto che potremo dare ci avvicina a loro… ci avvicina a Betlemme.
Buon Avvento!
Il vostro vescovo Andrea

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