LettoratoeAccolitato

 

Canti densi di spiritualità, amore e gioia hanno animato la solenne Messa celebrata dal vescovo mons. Fausto Tardelli domenica 4 maggio presso la chiesa di San Miniato Basso nell'arco della quinta Giornata dei ministranti. E' stato un momento di particolare importanza dovuta al fatto c2he sono stati conferiti i ministeri del letterato e dell'accolitato rispettivamente ai seminaristi Luca Car-loni e Massimo Meini e a Marco Billeri. Sono tappe importanti per la loro vita al servizio di Dio. Con il lettorato si diventa proclamatori della Parola di Dio nell'assemblea liturgica, si educano alla fede fanciulli e adulti, si guidano gli stessi a ricevere i sacramenti e si porta l'annuncio missionario del vangelo a chi non lo conosce. Con l'accolitato si aiutano i presbiteri ed i diaconi nel servizio dell'altare e come ministri straordinari si può distribuire l' Eucarestia a tutti i fedeli, anche infermi.
La gioia espressa dai tre giovani è stata confermata dal sacro rito con la consegna delle sacre scrit-ture e del vassoio con il pane che si è svolto davanti ad un numero assai vasto di fedeli. Il Vescovo ha esaltato il vangelo con una significativa omelia: "il Vangelo ci racconta un viaggio di delusione e amarezza che, poi, si trasforma in un cuore ricolmo di gioia". Due discepoli di Gesù stanno andando via da Gerusalemme verso Emmaus. Pensano che con Gesù morto sia tutto finito. Un pellegrino si unisce a loro è "Gesù stesso che gli si affianca nel viaggio e amorevolmente li ammonisce". Ad un certo punto egli fa per allontanarsi ma i due lo invitano a restare a cena. Quando questo pellegrino spezza il pane e da la benedizione i due discepoli lo riconoscono e gioiscono per, poi, ritornare a Gerusalemme dagli undici a proclamare che Cristo è risorto. "Il racconto parla di noi", ha proseguito il vescovo. "Si pensa che Gesù sia lontano ed, invece, è accanto a noi. Nel momento in cui però gli apriamo il cuore, raccogliamo il suo amore ed il nostro cammino diventa gioioso. Solo così facendo saremo in grado di testimoniare il suo amore agli altri"
La liturgia eucaristica essa è stata accompagnata dal canto di comunione "Io sono la vite: voi siete i tralci" eseguita da un coro di voci bianche spiritualmente evocative. Proprio quest'ultimo canto ha sottolineato che i tre seminaristi hanno la speranza di essere sicuri tralci nella vite di Dio.
Il momento finale della benedizione è stato "impregnato" di felice commozione per questo evento da parte dei seminaristi, dei loro genitori e da parte dei fedeli che hanno partecipato.

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