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DALLA DIOCESI - Una Piazza del Duomo così non si era mai vista. Tanti giovani, tante famiglie, hanno risposto all’invito del vescovo per un aperitivo all’aria aperta, un’occasione per incontrarsi, scambiare quattro chiacchiere, conoscersi meglio. L’iniziativa ideata direttamente da Sua Eccellenza, messa in atto e coordinata dal Servizio di Pastorale Giovanile, ha sopreso tutti, portando molta gioventù e tanti curiosi in una inedita Piazza Duomo, quasi trasformata in un giardino.
Il vescovo ha aperto la serata con un saluto diretto ai più giovani: «Ho pensato ad alcune parole che voi ragazzi potreste dire a noi stasera – ha esordito il presule –. Me ne vengono in mente quattro: coerenza, diversità, accoglienza e ascolto. Sono tutte cose che voi ragzzi chiedete a noi adulti e che allo stesso tempo ci insegnate».
Ed è proprio dai giovani che emergono le riflessioni più spontanee: «È un’esperienza che lascia il segno e che ci fa avvicinare sempre più alla Chiesa», ha affermato Ilaria.
«È stato un bell’evento che ha richiamato parecchia gente», ha continuato Lorenzo della parrocchia di Castelfranco.


Anche il seminarista Luca ci ha fatto partecipi di un suo pensiero: «Questa serata è una cosa un po’ fuori dalle righe in quanto per un vescovo organizzare un apericena per i giovani non è cosa da tutti i giorni». Ma così facendo ha voluto «dare un seguito forte a quanto aveva annunciato all’inizio del suo mandato: un incontro, un apericena, un qualcosa di stravagante per i giovani della diocesi».
«Questa è la strada giusta – ha detto frate Federico Russo – creare occasioni di incontro con le realtà giovanili usando il loro linguaggio e nella modalità che più è a loro più familiare».
E le realtà giovanili rispondono con entusiasmo. Caterina ha condiviso con noi questa riflessione: «Sono contenta di questo vescovo perché va incontro ai giovani e li rende partecipi del suo ministero». Spunto ripreso da Emma della comunità di Fucecchio: “Vedo come il vescovo si approccia ai giovani in modo aperto e questo vuol dire essere sinceri. È una cosa bella e spero il vescovo faccia nuove iniziative in cui possiamo interagire lui e lui con noi”.
Parole di apprezzamento per la disponibilità del vescovo ad incontrare tutti: «Questo contribuisce - sottolinea il giovane Luca - a dare all’evento un significato profondo, che viene messo in risalto dalla serenità che si respira».
Una serenità condita da tanta, tanta allegria.

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