La solennità del Corpus Domini è una delle rare occasioni in cui tutto il clero della Diocesi si riunisce in assemblea con il Vescovo per discutere tematiche importanti, prima di partecipare alla processione del SS. Sacramento per le vie di San Miniato.
Lo scorso 19 giugno, in questa riunione, si è parlato di vocazioni, del sostegno al Seminario, del pellegrinaggio diocesano a Lourdes in programma per il prossimo settembre e si sono solennizzati gli anniversari sacerdotali: i 50 anni di don Renzo Nencioni e di don Giampiero Taddei e il 60° di don Amedeo Deri. Dopo la cena nel refettorio del Seminario, i sacerdoti e i diaconi si sono recati in Cattedrale, dov’era già riunita una grande folla di fedeli. Nella navata spiccavano gli abiti bianchi dei bambini che avevano ricevuto la Prima Comunione nelle settimane precedenti e che erano stati invitati a partecipare alla solenne festa del Sacramento dell’Eucaristia. Alla Messa e alla processione hanno partecipato anche rappresentanti delle varie aggregazioni laicali, fra cui la Confraternita di Misericordia, i Cavalieri del Tau e la Confraternita del SS. Crocifisso, con le rispettive insegne. La Celebrazione Eucaristica è stata animata dalla Corale S. Genesio, diretta da Stefano Boddi e accompagnata all’organo dal maestro Carlo Fermalvento.
Al termine della Messa la processione si è snodata sulla piazza del Duomo, avviandosi in preghiera verso la chiesa di San Domenico, con l’accompagnamento della banda Filarmonica “Giuseppe Verdi” di San Miniato. L’ostensorio con l’Ostia consacrata, sorretto dal Vescovo, ha attraversato le vie della città, in parte addobbate con tappeti rossi e lumini alle finestre per onorare il SS. Sacramento, in parte ravvivate dai caratteristici festoni composti da ombrelli bianchi allestiti per gli eventi estivi sanminiatesi. Se la partecipazione di popolo alla processione è stata numerosa e devota, meno numerosi sono stati coloro che hanno accolto con spirito di fede e rispetto il passaggio dell’Ostia santa lungo la via. Qualcuno, e c’è da augurarsi che fossero turisti o gente capitata lì per caso, ha addirittura ostentato indifferenza continuando a mangiare e a parlare intorno ai tavoli fuori da un ristorante o seduti nei pressi di una gelateria. Tristi esempi di maleducazione o di scarsa intelligenza. La processione è giunta sul sagrato della chiesa San Domenico dove era stata composta una magnifica infiorata. La serata di preghiera si è conclusa nella chiesa traboccante di fedeli con il canto del Te Deum e con l’invocazione della benedizione di Dio sulla Chiesa e sul mondo intero.