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SAN MINIATO - La presenza dei critiani in Merdio Oriente e le prospettive di pace per la Terra Santa. Queste le premesse dell’evento “La Terra Santa dei Cristiani” Organizzato dall’Opera SpathaCrux Onlus e dall’Accademia dei Ponti, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Firenze e con la sezione fiorentina dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani (UGCI) e sotto l’illustre patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze e della Delegazione di Firenze dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG). Il convegno, sviluppato, in armonia con il prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze, vuol fornire spunti di riflessione sui temi del dialogo fra le culture, le persecuzioni religiose e la situazione dei cristiani in Terra Santa.


I lavori si articoleranno in due sessioni pomeridiane di approfondimento, moderate dal Prof. Francesco Zini, presidente dell’UGCI di Firenze, ed alternate dall’ascolto dal vivo di alcune canzoni tratte dall’opera "Il Mio Gesù" di Beppe Dati.
I lavori saranno introdotti dal giovane Valerio Martinelli, presidente del’Opera Spatha Cux onlus.
Prestigiosissimo il parterre dei relatori:
daranno il suo contributo il Prof. Alberto Melloni, illustre storico del Cristianesimo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il Rev. Padre Bahjat Elia Karakach, ofm, frate francescano di Aleppo in Siria della Custodia di Terra Santa, Mons. Luciano Giovannetti, Vescovo Emerito di Fiesole e presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Terra Santa, il Dott. Cosimo di Fazio, dell’archivio storico della Pelatura dell’Opus Dei e il Prof. Massimo Maria Caneva, presidente dell’Associazione Europea di Studi Internazionali.
«Il nuovo umanesimo», che è il tema centrale del prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze – afferma Martinelli – , ci sugerisce come anche la riscoperta dell’aspetto culturale delle nostre radici e della Fede, non possa prescindere dalla piena cognizione delle origini storiche del Cristianesimo e dall’ascolto ponderato del vissuto per riconoscere la bellezza dell’umano, studiando i segni dei tempi in un contesto come quello della Terra Santa soggetto a mutamenti, pressioni ed evoluzioni geopolitiche e socio-culturali pressoché costanti».
«Vista poi la natura pratica dell’Opera Spatha Crux, sarà interessante esaminare alcune iniziative concrete per la Terra Santa – afferma ancora Martinelli –. Infine, la collaborazione con l’Accademia dei Ponti di Firenze, sede dell’Opus Dei in Toscana, consentirà di studiare il progetto denominato Saxum che persone in tutto il mondo vicine all’Opera di Dio stanno portando a compimento in quei luoghi in onore del Beato Alvaro del Portillo».

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