Lo scorso 29 maggio Confcooperative e Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) hanno firmato un protocollo d’intesa, volto a consolidare la collaborazione tra le due realtà che si occupano, a vario titolo, di seguire l’associazionismo e la cooperazione cattolica.
Si legge infatti nel preambolo: «Confcooperative è un associazione che da Statuto fa riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa cosi come è la prima fonte d’ispirazione della FISM; sul territorio provinciale ha legami stretti con le attività delle tre Diocesi Pisa, San Miniato e Volterra e le cooperative associate svolgono la propria attività in relazione stretta con le rappresentanze territoriali: enti locali, associazioni, altre cooperative in rete, parrocchie e che sui medesimi territori sono molto radicate. La Fism provinciale è referente prioritaria nei rapporti con le scuole dell’infanzia paritarie cattoliche del territorio».
Ecco quindi spiegate le ragioni del protocollo d’intesa firmato dalle parti: «La convenzione ha come oggetto la costituzione di un gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti dei soggetti firmatari della presente che si pone come obiettivo: di dare consulenza e accompagnare verso un percorso di riorganizzazione economico-aziendale le scuole dell’infanzia aderenti alla Fism della provincia di Pisa che richiedano aiuto, cercando in maniera congiunta di dare risposte valide e concrete sia all’ente che fa la richiesta, sia all’utenza da questi servita sia agli occupati delle scuole stesse».
Il gruppo di lavoro dovrà analizzasre anche dubbi e preoccupazioni reciproche e a definire insieme le possibili proposte da fare alle scuole, fermo restando l’autonomia dell’ente titolare delle scuole medesime nelle scelte che vorrà fare.
Spazio infine alla formazione del personale delle scuole «in modo da non gravare troppo sul personale e sulle cooperative senza però perdere di vista la necessaria formazione distintiva Fism che caratterizzi le scuole per la loro adesione all’associazione medesima».