CASTELMARTINI - Con emozione e soddisfazione, la parrocchia di Castelmartini si appresta a scrivere un’altra pagina importante della propria vita accogliendo un altro dono che la onora davvero. Il prossimo sabato 24 febbraio, giungerà direttamente da Fidenza (Parma), una reliquia del Patrono della parrocchia, San Donnino Martire, di cui la comunità sta da un po’ di tempo riscoprendo la figura. Fidenza (che fino al 1927 si chiamava Borgo San Donnino) è sede vescovile (Diocesi di Fidenza) e, nel 293, luogo del martirio del Santo. Lì vi è il Duomo a lui dedicato nel quale sono custodite le sue spoglie mortali.
La parola "reliquia" rimanda ad esse, infatti deriva dal latino "reliquiae" che vuol dire "resti", ciò che rimane di una persona (in ambito cattolico si intende una persona riconosciuta Santa dalla Chiesa): frammenti di ossa (come nel nostro caso riguardo a S. Donnino), di abiti, di altri oggetti personali...
Quanto al culto delle reliquie dei Santi il catechismo ci ricorda che esso è parte della religiosità popolare, una delle forme con cui essa si esprime e che accompagna la vita sacramentale della Chiesa. Accompagna quindi non può sostituire la vita liturgica che mantiene il primato e che è sempre riferimento per la religiosità popolare onde evitare eccessi, abusi o forme di superstizione.
È anche utile ricordare quanto sia importante valorizzare il proprio Patrono: anzitutto sul piano della fede perché egli è il primo modello di riferimento (dopo Cristo e la Madonna) offerto ad ogni comunità cristiana parrocchiale che da lui prende il nome, come pure la Chiesa in cui essa professa e celebra la fede. Ed essendo lui il Santo che Dio ci ha dato dobbiamo volergli bene più di tutti gli altri.
Sul piano culturale e sociale è poi altrettanto importante la figura del Patrono, egli richiama le radici cristiane e la storia di un territorio senza le quali non si può comprendere il presente e neppure costruire il futuro.
In questa parrocchia il culto a S. Donnino è molto antico, si ha notizia di una Chiesa o Oratorio dedicato al Santo fin dall’anno mille, quando la chiesa era detta «San Donnino a Cerbaia».
Nella prima metà del 1200 alla Chiesa si aggiunse un ospedale destinato al ricovero dei pellegrini e viandanti che si muovevano lungo il Padule di Fucecchio. L’ospedale di S. Donnino ed il vicino porto di Brugnana furono tra le infrastrutture più importanti lungo un itinerario della Via Francigena che, via terra o per la via d’acqua del Padule, da Fucecchio raggiungeva l’ospizio di San Donnino. Nel 1335 circa l’ospedale venne distrutto da eventi bellici.
È molto probabile che l’intitolazione di questa chiesa si debba al culto di San Donnino come protettore dei viaggiatori. È pure molto probabile che questo culto sia giunto a noi attraverso i viandanti appunto che provenivano da Fidenza percorrendo la Via Francigena.
La reliquia sarà accompagnata personalmente da Don Luca Romani, cerimoniere e canonico della Cattedrale di Fidenza. Egli è stato incaricato dal vescovo della Diocesi fidentina per la consegna del frammento sacro e porterà con sé anche la sua lettera dichiarante l’autenticità della reliquia, condizione necessaria perché ne sia permessa la venerazione. La reliquia resterà nella parrocchia di Castelmartini.
La gratitudine di tutta la comunità va al vescovo di San Miniato, mediatore della richiesta, e al vescovo di Fidenza che l’ha accolta positivamente.
In primavera la parrocchia andrà in pellegrinaggio a Fidenza, là dove tutto parla del suo Patrono, città segnata dal suo sangue versato per amore di Cristo!