APPARITA - SAN PANTALEO - Due anni fa la parrocchia di San Pantaleo strinse un accordo con la cattedra di restauro dell’Università di Firenze per accogliere un gruppo di tre studenti che dovevano sostenere l’esame nel loro corso di laurea. Oggetto dell’esame era la completa analisi architettonica dell’antica chiesa di San Pantaleo, nel comune di Vinci e in Diocesi di San Miniato, la famosa chiesa dove è attestata la presenza di Caterina, la madre di Leonardo,
come abitante della parrocchia e testimone di nozze di più di un matrimonio. Venerdì 6 aprile, nella prestigiosa Biblioteca Leoanardiana, gli studenti Lorenzo Sani, Rebecca Sani ed Elia Zoppi, guidati dal loro professore Pietro Matracchi, hanno presentato a un folto pubblico l’esito delle loro indagini. Gli studenti hanno svolto il rilievo completo della chiesa, della stanza della compagnia e di alcuni manufatti esterni. Un lavoro complesso e dettagliatissimo che ha potuto evidenziare le stratificazioni dell’edificio nel corso dei secoli contribuendo così a definire la storia del luogo di culto. Supportati dalla documentazione archivistica - soprattutto da una indagine "sorvegliata" delle relazioni sulle visite pastorali presso l’archivio diocesano - i tre giovani relatori hanno restituito al pubblico e agli studiosi un’immagine inedita della chiesa e delle sue trasformazioni che ci aiuta a comprendere le criticità e i degradi attuali in vista di una valorizzazione futura dell’intero complesso di proprietà ecclesiastica. Proprio su questo aspetto sia il Sindaco Giuseppe Torchia che l’Assessore alla Cultura Paolo Santini hanno dichiarato apertamente la loro gratitudine verso la Parrocchia di San Pantaleo e il Comitato, che ha organizzato l’iniziativa, evidenziando come «è proprio da questa fruttuose collaborazioni che nascono le prospettive di azione più lunghe e durature».
Il Sindaco, in particolare, ha espresso la propria volontà di proseguire con i soggetti interessati nel percorso di valorizzazione del borgo di San Pantaleo - uno dei luoghi leonardiani di Vinci in quanto luogo dell’infanzia e della fanciullezza di Leonardo - in vista del 2019, anniversario dei cinque secoli dalla morte del "genio". L’idea dell’Assessore, salutata positivamente dagli intervenuti al convegno, è quella di «riaprire e restituire alla comunità un luogo dal fascino e dalle suggestioni evocative forti». Già in programma c’è un finanziamento comunale per realizzare un percorso naturalistico dalla «casa natale di Leonardo», ad Anchiano, sino al cuore di Vinci, per poi proseguire verso San Pantaleo. Una strada verde per ripercorrere quella «via di Caterina», che una decina di anni fa spalancò l’interesse di pubblico e di studiosi internazionali verso la località abbandonata di San Pantaleo, quel luogo dove, come ebbe a dire Renzo Cianchi, «si genuflesse e pregò chissà quante volte Caterina, madre di Leonardo» in oltre un ventennio di vita in questa località.