STREDA - Con una cerimonia baciata da un sole gradevole, domenica 27 maggio è stato inaugurato il Centro Internazionale di Educazione alla solidarietà “Leonardo da Vinci” nei locali parrocchiali di Streda, parrocchia nel comune di Vinci. E’ difficile sintetizzare un pomeriggio intenso ed emozionante per tanti aspetti. Prima di tutto per la presenza di centinaia di persone, per lo più di Streda, di Vinci e della vicina Cerreto, ma giunte da tante parte della Diocesi. In secondo luogo perché l’inaugurazione – con la benedizione dei locali restaurati alla presenza del vescovo Andrea – è stata salutata dalle massime istituzioni:
erano presenti gli ultimi tre sindaci di Vinci, il sindaco di Cerreto Guidi, il magistrato Della Monica, il Sovrintendente per Firenze Gabriele Nannetti, l’architetto Bellucci che ha diretto i lavori, il presidente dell’associazione “Le vie di Leonardo” Silvano Guerrini, insieme alla professoressa Vezzosi responsabile del progetto sulla vie del genio, che sta ottenendo tutte le certificazioni al Consiglio d’Europa. Ha introdotto e condotto la serata l’arciprete, don Donato, responsabile della parrocchia di Streda, e il fondatore di Shalom, Andrea Cristiani che ha concluso la serie degli interventi dei relatori. Ma la serata ha avuto, come dicevamo, tanti bei significati. Perché si inaugurava un restauro faticoso, che ha potuto beneficiare dei fondi CEI dell’8x1000, ma che – da profani – possiamo dire sia davvero magnifico. Gli ambienti sono stati messi in sicurezza, rinnovati negli impianti. La chiesa è stata riportata al suo aspetto decorativo semplice ma originario, con una rimodulazione degli spazi che la rendono funzionale a celebrazioni religiose e attività culturali. Senza parlare poi della vista, da cui si gode dalla chiesa. Un piazzale ampio e funzionale è pronto ad accogliere decine di bambini, già da questa estate, per i centri estivi. E poi, cosa diventerà a breve Streda? Un Centro internazionale di educazione alla solidarietà, un centro di formazione permanente dove i valori di solidarietà, del dialogo e della non violenza saranno alla base di ogni attività formativa. La realtà di Shalom è già internazionale, ma qui, a Vinci, assume un significato tutto particolare perché Vinci è la città che più di ogni altra vive e respira quotidianamente lingue e culture da tutte il mondo. Turisti per lo più, che vengono a visitare la città del genio. Non sarà difficile quindi far diventare questo luogo l’epicentro di una realtà internazionale della diocesi stessa. Le premesse ci sono tutte: gli ambienti nuovi e la tenacia del Movimento Shalom che ha preso in gestione gli spazi per farli diventare davvero una scuola di valori. Tra gli interventi dei relatori, quello che ha colpito maggiormente gli uditori, è stato certamente l’intervento del Magistrato Silvia Della Monica, che richiamando il dettato costituzionale ha ricordato come solo lavorando sull’educazione valoriale è possibile costruire generazioni di persone buone, che possono contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
Non sono passate inosservate nemmeno le parole del vescovo Andrea, che si è complimentato con il parroco e con i parrocchiani per l’impegno profuso nel vedere portato a termine questo progetto, ambizioso e certamente faticoso, perché quando si parla di “educazione” si sa in partenza quanto lavoro e dedizione gli operatori dovranno mettere in campo.