CORAZZANO - È iniziato il cammino verso il nuovo splendore dell’antica pieve di San Giovanni Battista a Corazzano. All’interno della chiesa, che costituisce uno degli esempi più illustri di pieve premillenaria della nostra diocesi, sono stati riportati alla luce affreschi e decorazioni che il tempo, le infiltrazioni di umidità e gli interventi umani avevano alterato o nascosto. I colori della “Madonna del latte”, affresco attribuito a Cenni di Francesco di ser Cenni (1369-1415), sono tornati a splendere, come anche la suggestiva decorazione a finto marmo che conferisce ampiezza e solennità all’intera struttura. Tra gli spicchi colorati che ornano il catino dell’abside sono tornati alla luce l’immagine di S. Giovanni Battista, titolare della chiesa e della parrocchia, e insegne episcopali e patriarcali, forse memoria del passaggio di papa Martino V, che - secondo la tradizione - consacrò l’altare della pieve. Intorno all’abside sono ricomparsi l’angelo con la scritta “Pavete ad sanctuarium meum” (“Portate rispetto al mio santuario”), la colomba dello Spirito Santo in campo azzurro e le figure dei santi Pietro e Paolo. I lavori effettuati saranno presentati il primo sabato di ottobre nel contesto della Festa del tartufo a Corazzano. Il restauro, che prevede due ulteriori tranche di interventi, è stato reso possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.