SANTA CROCE SULL'ARNO - Anche l’anno 2015 si apre solennemente a Santa Croce sull’Arno con i festeggiamenti della Beata Cristiana. Già con il primo di Gennaio, festa della Beata Vergine Maria e Giornata della Pace, la cittadina conciaria, già sulla scia delle feste natalizie, iniziava i preparativi per festeggiare gioiosamente la sua santa patrona. Nei giorni del 2 e 3 Gennaio il vescovo agostiniano di Cascia, Mons. Giovanni Scanavino, esortava i fedeli presenti a misurarsi con il metro dell’amore e a far spazio alla vera vita cristiana di fratellanza, accoglienza, perdono e perseveranza nella fede. La seconda sera, il tema principe della celebrazione è stata la ricerca e successiva scoperta della vocazione cristiana matrimoniale o in particolare quella consacrata. In un mondo pieno di distrazioni, di rumori, dove non c’è mai tempo né per fermarsi né per riflettere, riscoprire la vita consacrata dedicata interamente alla preghiera, significa comprendere profondamente il valore della contemplazione e aiutare la comunità dei fedeli nelle difficoltà e nelle necessità della vita quotidiana. Un invito quindi, a saper insegnare e testimoniare ai giovani la bellezza, la freschezza e la gioia del messaggio evangelico.
La festa del 4 Gennaio si è aperta come di consueto con le lodi e la messa mattutina detta «del transito» celebrata proprio nell’ora in cui la Beata tornò alla casa del Padre. Un momento di forte preghiera e raccoglimento per tutti i fedeli presenti. La solenne concelebrazione eucaristica dopo l’or media, è stata presieduta dal vescovo di Pistoia e già vescovo della nostra diocesi Mons. Fausto Tardelli che, con un po’ di umana nostalgia, salutava con affetto i fedeli della sua precedente diocesi. In un messaggio chiaro e diretto, con il suo fare di pastore, il vescovo invitava a vivere una vita cristiana piena e completa caratterizzata da tre elementi fondamentali: amore, libertà e operosità. Un amore sincero che va incontro all’altro, artefice di comunione, concordia tra gli uomini; una libertà caratteristica ei figli di Dio che non si fa trascinare dai compromessi o dalle convenienze rendendo la vita insipida e piatta. Infine, ma non in ultimo, l’operosità del cristiano che ogni giorno si impegna per ricercare il bene suo e degli altri, sollecito nelle necessità dei fratelli bisognosi e sempre pronto a dare il proprio contributo nella vigna del Signore.
Nel pomeriggio i festeggiamenti sono proseguiti con il canto del vespro, con una breve processione per le vie del paese e con la solenne messa conclusiva a chiusura della giornata di festa con bei momenti di comunione e preghiera.
La grande partecipazione, unita ai fervidi preparativi, hanno reso i festeggiamenti intensi e gioiosi e come ogni anno si rinnova il piccolo/grande miracolo della Beata Cristiana, che ormai da tante generazioni attira a sé tanti fedeli.

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