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DALLA DIOCESI - Per San Miniato l’attesa del nuovo Vescovo si conclude nel tempo d’attesa per eccellenza; un Avvento speciale per la nostra diocesi che, a cinque giorni dal Santo Natale, si è incamminata con il suo pastore verso Betlemme. Su questo si è concentrato Mons. Andrea Migliavacca nella sua prima omelia a San Miniato, sull’andare a Betlemme. Grande festa allora per tutti noi nella quarta domenica d’Avvento, con l’arrivo del pastore e l’apertura della Porta Santa della Misericordia. Un cammino che inizia all’insegna dell’attesa, della festa e della misericordia. In una cattedrale piena fin dal primo pomeriggio, tanti i volti trepidanti, gioiosi, in attesa del vescovo Andrea. Sono i volti dei tanti fedeli arrivati da ogni angolo della diocesi. Seduti, in piedi, in cerca di una colonna dove appoggiarsi o di un posto da cui avere la visuale migliore, tutti con il sorriso grande di chi ha atteso a lungo con fiducia. Tanti giovani, famiglie, bambini e anche tanti anziani: uomini e donne che di vescovi ne hanno visti cambiare tanti e che a Mons. Migliavacca, vescovo più giovane d’Italia, sembrano già volere  bene come a uno di famiglia. Ognuno con una sua richiesta o un attesa nel cuore, tutti con il desiderio di familiarità.

Tanti erano anche i volti meno conosciuti ma subito cari di chi domenica è partito dalla diocesi di Pavia per accompagnare con entusiasmo e grande emozione il loro don Andrea nella sua nuova casa: un caloroso abbraccio pavese che avvolgeva davvero tutta la chiesa.

E poi i volti dei seminaristi e dei sacerdoti della diocesi, ai quali è andato il primo pensiero del vescovo subito dopo la nomina, il loro saluto di obbedienza e collaborazione, di fraternità. Tra tutti domenica c’era il volto di mons. Morello Morelli, Vicario generale che ha guidato la diocesi per un lungo anno: un volto felice, forse sollevato, sicuramente stanco ma fiducioso e grato al Signore. Il volto di un “servo inutile” evangelico, mite e benevolo.

E poi i volti di tutti i collaboratori diocesani, i colori di tutte le associazioni e movimenti presenti, tante mani pronte a conoscersi e a partire insieme per una nuova avventura, sempre in cordata.

Un altro volto domenica spiccava tra i celebranti. Seduto di fianco al nuovo Vescovo, sempre sorridente, mons. Tardelli guardava la sua gente, una diocesi guidata per dieci anni, in un passaggio di consegne fraterno.

Infine il suo volto, quello del Vescovo di san Miniato. Il più  guardato, il meno conosciuto, forse il più emozionato. Chissà cosa cercavano i suoi occhi, forse un po’ di coraggio in quelli dei suoi familiari, forse familiarità in quelli dei suoi nuovi fedeli, forse guardavano fuori, pensando a luoghi in cui annunciare il Vangelo, in cui farsi vicino alla gente, quegli occhi di una “chiesa in uscita”. Sicuramente erano fissi su Gesù, sul pane spezzato per noi, con la fiducia e la speranza di chi si sente amato. Occhi in cerca della stella che conduce a Betlemme.

Buon Anno Santo Vescovo Andrea, siamo felici di camminare con te.

 

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