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CASTELFRANCO - In una splendida giornata di sole, nella giornata del 24 gennaio, la parrocchia di Castelfranco di Sotto, ha accolto i ragazzi dell’ACR (Azione Cattolica Ragazzi) per la Festa della Pace 2016. Sono arrivati in oltre 100 tra ragazzi ed educatori da tante parrocchie della nostra diocesi.
La mattina nella simpatica provocazione iniziale, dopo un riscaldamento a suon di bans, gli educatori dell’èquipe vestivano i panni di passeggeri provenienti da diverse nazionalità che, salendo sul treno in fretta, gli si apre la valigia e non sanno più quali sono i loro vestiti e perdono il proprio biglietto.
Nei giochi i ragazzi hanno rivissuto il cammino dei migranti, dal fare «fagotto» come valigia, a mettersi in viaggio in tanti sopra una barca stretta, a non capire la lingua del Paese in cui si arriva, ad avere finalmente una bandiera nella nuova patria e una casa fondata sulla solidarietà. I ragazzi hanno quindi sperimentato quanto sia bello aprirsi a nuove culture e accogliere chi ne ha bisogno.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’assistente parrocchiale, Don Ernesto Testi, e concelebrata dall’assistente diocesano dell’ACR, don Tommaso Botti, dove i ragazzi hanno messo nelle mani del Signore le loro preghiere per la pace e per essere aiutati a portare la pace nei luoghi ordinari di tutti i giorni.


Al termine della messa abbiamo promosso l’iniziativa di pace di quest’anno, che consisteva nel sostenere un progetto di accoglienza dei migranti, coadiuvando le realtà già operanti nel territorio dell’Agrigentino, zona che in questi anni ha vissuto in modo particolare un grande sforzo per garantire aiuto e dignità a chi fuggiva da situazioni di guerra, minaccia e carestia. Il messaggio per l’Italia mediato dalla esperienza di Agrigento è quello di dire che «La Pace è di Casa». Il progetto si propone di sostenere alcune opere già in atto per migliorare i mezzi logistici e di contribuire alla realizzazione di un centro culturale di educazione alla mondialità.
Per sostenere questo progetto abbiamo venduto le tazze della pace che provano a raccontare con un oggetto il senso più vero dell’accoglienza. La tazza è quell’oggetto in cui possiamo offrire a qualcuno da bere in segno di ospitalità e vicinanza, bere insieme, in moltissime culture, compresa la nostra, è simbolo di amicizia, di condivisione, invita al racconto e all’ascolto, chiede a tutti di aspettare e di sorseggiare insieme. La tazza scelta come gadget nascondeva una «sorpresa magica», grazie al liquido caldo che ci versiamo, si colora dando vita al logo del Mese della Pace, per ricordare sempre l’impegno ad «essere casa» a cui siamo tutti chiamati, dai piccoli, ai giovani, agli adulti. Per questa iniziativa abbiamo raccolto più di 1000 che l’AC personalmente porterà ad Agrigento.
Appena concluso il pranzo in Oratorio, i ragazzi, dopo essersi preparati scrivendo slogan di pace, hanno iniziato per le vie del paese, la marcia della pace dove , insieme ai loro educatori e genitori, manifestavano la loro voglia di essere costruttori di pace e la testimoniavano attraverso canti, bans e giochi.
La marcia si è conclusa con la preghiera finale nella chiesa dei caduti, dove il nostro assistente diocesano, ha fatto riflettere sulla bellezza di quanto avevamo vissuto e che deve rimanere nel nostro cuore. Al termine della preghiera ha portato il suo saluto, Gabriele Toti, il sindaco di Castelfranco di Sotto , che ha espresso la sua condivisione, e quella dell’amministrazione comunale, delle finalità e degli obbiettivi che l’Azione Cattolica ha in ambito educativo.
Dopo, l’arrivederci, da parte del Responsabile diocesano dell’ACR, Luca Valenzano, al prossimo appuntamento diocesano Acr che sarà il ritiro di Quaresima per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni a San Martino a Maiano il 12 e 13 Marzo, ha invitato i ragazzi a tenere nel cuore e di portare nel quotidiano i gesti di accoglienza e di festa che avevamo vissuto insieme.
Un ringraziamento particolare agli educatori ACR, ai genitori, alla protezione civile della Misericordia di Castelfranco di Sotto, all’Amministrazione comunale, ai vigili , al panificio Nardinelli e alla parrocchia ,che ci hanno aiutato affinché la festa si realizzasse nel migliore dei modi.

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