francesca votino

SAN ROMANO - La tenacia e la fede di una giovane di San Romano sono gli ingredienti di questa storia straordinaria. Una vicenda che non è tratta da un romanzo ma è la realtà di chi lotta tutti giorni contro i pregiudizi e le difficoltà della nostra vita quotidiana, con un peso in più: una malattia congenita che la accompagna da sempre.
Parliamo di Francesca Votino, che da poche settimane ha conseguito la sua seconda laurea all’ Università di Pisa, e che ha voluto parlare con noi della sua esperienza di studente modello e giovane cristiana

Francesca, parlaci di te e delle tue passioni «Mi chiamo Francesca Votino e ho 33 anni. Sono una ragazza disabile dalla nascita e fin da piccola ho sempre avuto un carattere forte tenace ed ottimista. Fin dalla mia prima infanzia ho iniziato ad avvertire questa grande passione per tutto ciò che è la cultura e il mondo del libro: infatti ho sempre amato leggere e scrivere e man mano che crescevo sentivo ardere dentro di me un profondo desiderio di conoscenza e sete di sapere. A fronte di ciò, terminati gli studi liceali mi sono iscritta all’Università di Pisa, ed ho conseguito in breve tempo una laurea quinquennale in Scienze archivistiche e biblioteconomiche con il massimo dei voti discutendo una tesi sul diritto d’autore.A distanza di qualche tempo poi ho maturato il desiderio di mettermi nuovamente in gioco conseguendo una seconda laurea in Storia e Civiltà discutendo a pieni voti una tesi dal titolo La storia delle biblioteche vista attraverso il Giornale della libreria.

Qual’è il tuo segreto? Cosa diresti a chi oggi vive momenti di difficoltà nello studio e nella vita?
«Ho sempre ritenuto lo studio un mezzo per allargare i propri orizzonti mentali e poter essere di supporto a chi è in difficoltà. Ho sempre cercato di consigliare ai miei amici e compagni di corso di assaporare il gusto di ciò che stavano imparando e che stavano studiando, vivendo con passione, tranquillità e affidandosi all’aiuto di Cristo, perché solo così si può essere veramente soddisfatti e gioiosi del proprio percorso universitario. Ciò che ho appena detto è valido non soltanto nel campo accademico ma è diventato il punto fondamentale della mia vita infatti credo fermamente che solo attraverso l’aiuto di Dio si può gustare appieno la bellezza della propria esistenza».

Qual è il tuo rapporto col Signore?
«Il mio rapporto con Gesù è sempre stato tangibile concreto in quanto mi rifugio in lui sempre e comunque. E’ lui che mi dà la forza di superare ogni difficoltà che mi si prospetta davanti perché ha tracciato il mio destino e mi aiuterà a viverlo serenamente.Mi piace concludere questa mia breve presentazione esaltando la bellezza,l’inviolabilità della vita e la dignità inalienabile di ogni essere umano, anche nelle condizioni estremamente complesse perché come afferma Madre Teresa di Calcutta, in una sua citazione che amo molto “Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano, ma se non ci fosse quella goccia all’oceano mancherebbe”. Credo perciò fermamente che la vita vada goduta ed apprezzata appieno attimo per attimo».

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