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SAN MINIATO - Il pullman da San Miniato hanno raggiunto Roma per celebrare il Giubileo della Misericordia, da tempo annunciato e atteso, con la partecipazione all’udienza del Papa e la visita ad alcuni luoghi dove si pratica concretamente la carità verso gli ultimi.
Un pellegrinaggio con tratti inusuali, quindi, che ha incluso, nella mattinata del primo giorno, subito dopo l’arrivo nell’Urbe, una liturgia penitenziale nella Basilica di San Paolo fuori le mura. Un momento forte nel quale il vescovo ha esortato a vivere questi giorni di pellegrinaggio come un dono. "Un dono che il Signore ci ha preparato e che regalerà ad ognuno di noi nel corso di questi due giorni". I sacerdoti e lo stesso vescovo Andrea si sono resi disponibili per ascoltare la Confessioni dei fedeli che si sono preparati così a ricevere l’indulgenza giubilare.
Nel pomeriggio i pellegrini, divisi in 3 gruppi hanno visitato tre luoghi di misericordia. Sua Eccellenza si è recato nella parrocchia di San Giacomo in Lungara, dove operano volontari che si occupano di recupero sociale e carcerario. Qui il gruppo ha ascoltato le storie dei volontari che ogni giorno operano nel mondo della riabilitazione di chi sbaglia. Le storie di Emilio e Laura hanno colpito nel segno, fornendo una prospettiva diversa su quello che di fatto è un mondo a parte, dove spesso finiscono i soggetti più poveri della società. A prescindere dai crimini di cui cui una persona può essersi macchiata, il volontario non è lì per giudicare, ma per accogliere e occuparsi dell’uomo, la cui dignità originaria rimane.


Un secondo gruppo ha visitato lo storico Centro Astalli, dei Gesuiti, in cui vengono accolti i rifugiati e i senza tetto della Capitale. Il dormitorio e la mensa servono centinaia di persone che altrimenti sarebbero escluse dai più elementari servizi necessari per la sopravvivenza.
Un gruppo, infine, si è confrontato con la realtà della cooperativa sociale Magliana 80, che si occupa della lotta alla marginalità nell’omonimo quartiere, uno dei più difficili di Roma, in questi giorni tristemente alla ribalta della cronaca.
Nel secondo giorno di pellegrinaggio, i fedeli già presenti nella Capitale sono stati raggiunti da un altro gruppo di pellegrini provenienti dalla nostra diocesi, per partecipare insieme all’udienza generale di Papa Francesco in piazza San Pietro. Grande è stata l’emozione quando il Papa ha salutato la nostra diocesi e ha incontrato di persona il vescovo Andrea, che si è trattenuto con lui per portare al Santo Padre l’omaggio e le intenzioni di preghiera della diocesi.
Ultimo appuntamento, prima del rientro, la S.Messa nella splendida Basilica di S.Maria Maggiore. Nella chiesa più antica dedicata alla Madre di Dio, mons. Andrea ha affidato a Maria il cammino della diocesi e l’inizio del cammino insieme ai suoi sacerdoti e al suo popolo. Non è mancato un ricordo e una preghiera per il suo predecessore, mons. Paolo Ghizzoni, del quale ricorrreva proprio in questi giorni il trentesimo annivesario della scomparsa.

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