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SAN MINIATO - Il movimento Shalom ha celebrato nel mese scorso i 30 anni di attività in Burkina Faso. Fu infatti nel 1988 che don Andrea Cristiani, allora da poco nominato parroco di San Miniato, arrivò nel Paese africano con un gruppo di volontari per portare aiuti alla popolazione. Da allora il Movimento Shalom ha realizzato in Burkina progetti in campo educativo, agricolo, sanitario e sociale. Più di 16.000 bambini sono stati sostenuti grazie alle adozioni a distanza, che hanno garantito loro scuola e sussistenza e sono state realizzate scuole di ogni ordine e grado dalle materne fino all’Università. Frutto dell’impegno dello Shalom sono anche i presìdi e i dispensari sanitari, come il centro oculistico di Leo, i panifici sociali dove viene prodotto il Pane Shalom venduto anche nei supermercati italiani, le pizzerie, gli ostelli collegati al mantenimento di case famiglia per orfani o ragazzi di strada, i centri di formazione. Il progetto delle produzioni agricole e del Microcredito per le donne sono altrettanti fiori all’occhiello di questa attività trentennale.


In occasione dell’anniversario si è recata in Burkina Faso, dal 3 al 14 gennaio, una delegazione di cui facevano parte volontari, sostenitori a distanza, simpatizzanti e Paolo Vallesi in rappresentanza della Nazionale Italiana Cantanti, con cui lo Shalom ha realizzato le partite "Metti in campo il cuore" di Empoli 2016 e Pisa 2017. Questi eventi in totale hanno prodotto oltre 100 mila euro di solidarietà che sono andati e andranno per garantire scuole, acqua e alimentazione ai bambini del Burkina e non solo. Nel corso del viaggio la delegazione Shalom ha partecipato a Nouna, sul confine col Mali, all’inaugurazione del Bistrot "L’Incontro" realizzato dalla sezione pratese del Movimento con l’obiettivo di dare un lavoro dignitoso ai giovani del posto e di creare proventi che aiutino il sostegno dell’orfanotrofio Foyer Saint Joseph, fondato dalla stessa sezione. La delegazione ha inoltre inaugurato nella capitale Ougadougou la Foresteria che accoglierà gli uffici per il Microcredito Shalom e le stanze del dormitorio per i ragazzi dell’Università Ips, realizzata grazie al contributo dei soci di Roma, del Nunzio Apostolico e dei fondi dell’8xmille.
«Oggi più di prima - ha dichiarato don Andrea Cristiani - credo che una cooperazione come quella di Shalom sia lo strumento più efficace e lasciatemi dire più umano per frenare il fenomeno delle migrazioni e della tratta degli esseri umani. Spero che i nostri governanti se ne rendano conto e facciano seguire alle troppe parole fatti concreti e impegni precisi».

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