PINO - “Aborto: conquista o sconfitta?”. Questo il titolo - e anche la domanda retorica - che ha aperto l'incontro organizzato domenica scorsa 4 febbraio a Ponte a Elsa presso i locali parrocchiali della Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo in occasione della 40° giornata mondiale per la vita. Lo scopo, voluto fortemente dall'associazione “Via Verità Vita”, era quello di riportare l'attenzione sulla vita della persona umana agli inizi del suo sviluppo.
In un contesto sociale spesso non più abituato a guardare in alto, verso qualcosa di più grande del rapporto fisico tra uomo e donna, anche a causa della complicità della deresponsabilizzazione legalizzata, c'è qualcuno che ha tristemente definito "cumulo di cellule" il feto nei suoi primi 90 giorni di vita. Ad illustrarci la vita nascente, con bellissime immagini sul concepimento e sullo sviluppo del feto, è stato il dott. Stefano Galiberti, dirigente medico del reparto di Ginecologia e Ostericia dell'Ospedale di Poggibonsi che ha anche parlato dei metodi usati per inibire la formazione della vita e di quelli per interromperla (chimicamente e per via chirurgica). A seguire l’intervento di Carlotta Paolieri - studentessa di storia e consigliera dell’associazione Via Verità Vita - sul panorama legislativo internazionale, dalle origini della legalizzazione dell’aborto nella Russia di Lenin, quale atto rivoluzionario e di integrazione della donna nella forza-lavoro, agli stati in cui è vietato (Città del Vaticano e Malta) o soggetto a severe restrizioni, come in Irlanda, San Marino e il Lichtenstein, per parlare poi dei paesi come l’Olanda e la Gran Bretagna che invece lo permettono fino al 6° e 7° mese di gestazione. Si è appreso che alcuni stati americani hanno ancora oggi “lo stomaco” di ammettere l’aborto sino agli istanti precedenti la nascita, usando un acido per uccidere il nascituro. L’incontro è stato concluso in bellezza tornando a parlare della vita con Elisa Calvaresi, insegnante dei metodi di regolazione naturale della fertilità, che ha chiuso l’incontro facendoci prendere confidenza con la fisiologia della donna, indicandoci come è possibile scegliere naturalmente e in sicurezza di avere una gravidanza o di rinviarla ad un momento successivo.