LE MELORIE  - Lo scorso 19 settembre si è svolto presso la Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo in località Le Melorie a Ponsacco un incontro dal titolo «Testamento biologico e consenso informato
alle cure terminali: parole che mascherano la soppressione del malato» con l’intervento del dott. Renzo Puccetti, medico e docente di bioetica.

Dopo l’introduzione dell’Avv. Gasperini sugli aspetti giuridici della questione del testamento biologico con riferimento alla legge sulle «disposizioni anticipate di trattamento» (DAT) ancora in discussione in senato, ha preso la parola il dott. Puccetti, il quale ha anzitutto spiegato che le DAT fanno riferimento alla volontà del paziente in merito al trattamento desiderato e non desiderato nel caso di evenienza improvvisa.
Nel corso del suo intervento il dott. Puccetti ha messo in evidenza che si tratta di una questione molto delicata che rischia di mettere in discussione la dignità della persona e della vita umana. Proprio per questo, secondo il relatore, la questione delle DAT non può essere separata dalla necessità di informare la persona e dal tema della stabilità stessa di una decisione e di un convincimento personale. Infatti, quanto viene informata la persona sulle procedure, sui contesti clinici e sulle implicazioni derivanti da una scelta? E, quanto sono stabili i convincimenti e le decisioni di una persona, soprattutto di fronte alla malattia, a uno stravolgimento radicale della vita?

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