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PERIGNANO - «Caro don Simone, in questo giorno bellissimo della tua vita ti sostenga l’abbraccio di tutta la comunità parrocchiale nella quale hai ricevuto il dono della fede e che ha accompagnato i primi passi del tuo cammino cristiano: ci stringiamo tutti intorno a te ed uniamo le nostre voci alla tua per lodare e ringraziare il Signore per il grande dono che ti ha fatto.
Sentici vicini anche quando le nostre strade non saranno più unite e sarai chiamato a seguire quella che ti verrà indicata dalla chiesa: tu sarai padre e fratello di altri cristiani, ma resterai sempre figlio di questa comunità che ti ha generato alla fede. La nostra preghiera ed il nostro affetto ti seguiranno sempre, mentre la «tua» campana ci parlerà di te dal nostro campanile di Gello.
TREGGIAIA - Erano circa una trentina i ragazzi che si sono ritrovati insieme all’Acr diocesana a Treggiaia a festeggiare la festa della pace.
Come ogni anno infatti molti ragazzi, in questa occasione provenienti per la maggior parte dalle parrocchie di Galleno, La Scala e Castelfranco di sotto, si sono riuniti per riflettere insieme sul tema della pace e sui vari modi per portare un messaggio di pace nel mondo.
La giornata è iniziata con la messa presieduta dall’assistente diocesano dell’Acr Don Tommaso Botti al termine della quale sono state vendute alcune matite il cui ricavato andrà a finanziare un progetto di solidarietà in Burkina faso.
ROMA - «A settembre negli Stati Uniti farò la canonizzazione di Junipero Serra.” Ciò è stato comunicato da papa Francesco durante il volo Colombo-Manila ai giornalisti che l’hanno intervistato. Continuando il pontefice ha dichiarato che Serra è stata una figura che ha:”fatto una forte evangelizzazione” e che è “in sintonia con la spiritualità dell’Evangelii gaudium”. Il francescano di origine spagnola nel XVIII secolo è stato riconosciuto come evangelizzatore della California dove ha divulgato i valori cattolici.
Noto come Fra Juniper Serra (24 nov 1713 - 28 agosto 1784) è stato uno spagnolo francescano frate che ha fondato una missione in Baja California e il primo nove di 21 missioni spagnole in California da San Diego a San Francisco , che all’epoca erano in Alta California del Las Californias Provincia in Nuova Spagna . Ha iniziato a San Diego il 16 luglio 1769 e ha stabilito il suo quartier generale nei pressi di Monterey, California in Missione di San Carlo Borromeo di Carmelo .
SANTA CROCE - Federico Russo, poco più che quarantenne, è un affermato cantautore di musica sacra, molto apprezzato dai giovani. La diocesi di San Miniato ha la fortuna di averlo come «collaboratore» tra i frati del convento di San Romano. Abbiamo approfittato del suo intervento alla veglia dei giovani per conoscerlo un po’ meglio:
Fra Federico, quando hai deciso di iniziare a scrivere canzoni?
«Già da ragazzo suonavo la chitarra, cantavo e scrivevo canzoni anche in gruppo… Poi, dopo aver accolto la vocazione alla vita religiosa, nel 2001 ho ripreso questa mia attività. Infatti, già San Francesco è stato un cantautore con il suo “Cantico delle creature” e come metodo di evangelizzazione inviava i suoi frati a cantare a tutte le genti le lodi del Signore…».
A che cosa ti ispiri quando componi?
«In primis ai brani della Bibbia, alla vita e alle opere di San Francesco oppure a fatti della realtà».
Hai già inciso qualche CD nel tuo percorso?
«Sì, né ho già incisi 3: uno nel 2004, uno nel 2007 e nel 2012. Ne uscirà un altro a Marzo 2015 e sarà lanciato tramite internet e con un concerto o un evento di presentazione ancora da definire».
Il tuo successo più grande è «Il canto dell’Amore». Quando lo hai composto? Ti saresti aspettato un successo così importante? Che cosa ne pensi dei vari arrangiamenti musicali o delle varie interpretazioni che negli anni sono state svolte?
«Il canto dell’amore è tratto da un passo della Bibbia e l’ho musicato nel 2001. Non avrei mai immaginato una diffusione così ampia e capillare, e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Ho avuto modo di ascoltare varie interpretazioni del mio canto eseguite da gruppi, corali, etc… e anche se rivisitate, non tolgono la bellezza e la profondità alle parole espresse in quel testo».
Quali sono i tuoi progetti per gli anni a venire?
«Continuare ad annunciare il messaggio del vangelo, come faceva San Francesco, in musica e parole, per le strade, cercando di arrivare anche agli ultimi, ai poveri e agli emarginati che, anche in diverse forme sono ancora presenti nella nostra società.
CAPANNE - Domenica 18 gennaio alla S. Messa delle 11,30 nella nostra comunità di San Giuseppe in Capanne, 19, tra bambini e bambine, dopo aver svolto un percorso di preparazione, hanno iniziato il loro servizio come Ministranti. Li vogliamo ricordare per nome: Niccolò, Daniele, Alena, Bianca, Aurora, Francesco, Diego, Benedetta, Daria, Gianna,Maddalena,Cecilia, Agnese, Viola, Matilde, Elisa, Rebecca, Alessia, Jennifer…..Davvero un bel numero di bambini, tant’è che non abbiamo avuto neanche le Tarcisiane per poterle dare a tutti. Abbiamo comunque risolto il problema.
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