Avvento di carità

DALLA DIOCESI - In questo tempo di attesa dell'arrivo del nuovo vescovo Andrea Migliavacca, non si ferma il calendario di iniziative benefiche che la Caritas diocesana propone ogni anno. In particolare non mancherà l’ormai tradizionale iniziativa dell’Avvento e Natale di Carità, un’occasione per l'intera Diocesi di concentrare la sua attenzione e i suoi aiuti su un problema specifico su cui far convergere l’impegno di parrocchie, enti religiosi e associazioni.
“Dopo l'appello di Papa Francesco dello scorso 6 settembre perché ogni parrocchia o istituto religioso, in occasione dell'Anno Santo della Misericordia, ospiti una famiglia o alcuni profughi” ha ricordato mons. Romano Maltinti, direttore della Caritas diocesana di San Miniato, “ci siamo interrogati ed abbiamo verificato la concreta fattibilità. Mentre diverse strutture in Diocesi ospitano rifugiati e richiedenti asilo attraverso la coordinazione delle Cooperative “La Pietra d'Angolo”, “Il Cammino” e l'Associazione “Shalom”, si è visto che non è facile per le parrocchie reperire locali adatti. Tuttavia è emerso che alcune Parrocchie avrebbero degli ambienti, bisognosi però di alcune ristrutturazioni”.
Da qui l’idea di concentrare l’impegno dell’Avvento e Natale di Carità nel contribuire alla sistemazione di questi locali già disponibili ma che non hanno ancora i requisiti di adeguatezza e di piena funzionalità degli impianti imprescindibili per poter compiere quest’opera di ospitalità. Parallelamente a questa raccolta, sarà necessario aiutare le nostre comunità cristiane ad aprirsi all'accoglienza dei profughi, a superare la reazione di rigetto che spesso viene, a capire che nell'anno del Giubileo della Misericordia la disponibilità interiore ad accogliere è il primo passo necessario per scoprire oggi la presenza di Gesù che ha detto: “ero straniero e mi avete accolto”.

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SAN MINIATO - Domenica 15 Novembre presso la Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano a Marzana (San Miniato) verrà presentato il dipinto «Donna, perché piangi?» tavola realizzata dal pittore Luca Macchi. L’opera sarà presentata al termine della S. Messa delle celebrata da Don Antonio Sergianni alle ore 10.Interverrà la prof.ssa Paola Rizzo dell’Università degli Studi di Firenze.«L’apparizione a Maria di Magdala – spiega don Sergianni – significa la redenzione avvenuta. L’umanità che essa rappresenta è una umanità riconciliata con Dio nel perdono dei peccati, un’umanità che il Cristo trae dalla morte e riunisce a sé. In Maria Maddalena, è ciascuno di noi che trova il significato ultimo della vita. L’incontro del Risorto con Maria di Magdala è l’icona della Misericordia Divina».

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giannini

SAN MINIATO - Lo scorso 6 novembre si è tenuto a palazzo Grifoni un incontro di grande rilevanza nel quadro dei Venerdì del Dramma, ideati dal presidente dell’Istituto Dramma Popolare, dott. Marzio Gabbanini. E’ tornato a San Miniato il celebre attore Giancarlo Giannini che, 46 anni fa, fu protagonista sul palcoscenico del Teatro dello Spirito, di «Avventura di un povero cristiano» di Ignazio Silone. Ad accoglierlo una folla di spettatori, molti dei quali rimasti in piedi, che hanno assistito con interesse alla conferenza. L’occasione per l’evento è stata offerta dall’anniversario dei cento anni dalla nascita di Alberto Burri, esponente di primo piano dell’arte informale, che curò le scenografie di quello spettacolo.
La prima parte della serata è stata dedicata a una relazione sull’opera di Alberto Burri tenuta da Antonio Guicciardini Salini, esperto antiquario ed ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Con il sussidio di diapositive che riproducevano alcune delle opere fondamentali di Burri, Guicciardini Salini ha ripercorso i periodi e i «cicli» che hanno segnato l’innovativa produzione dell’artista di Città di Castello, dalle opere pittoriche a quelle realizzate con i materiali più vari, dai sacchi, alle plastiche, al cellotex, alle lamiere. La puntuale esposizione di Guicciardini Salini ha messo in evidenza l’eminente statura di Alberto Burri che, insieme a Lucio Fontana, è stato l’artista italiano più influente nel panorama internazionale dell’arte del secondo dopoguerra.

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Sabato 14 novembre Don Luigi Ciotti sarà ospite della parrocchia di Perignano per parlare della lotta alle mafie. Quanto abbiamo da imparare da questo «prete di strada» che cominciò la sua avventura come giornalista. Un esempio da imitare per chi crede ancora nella giustizia.

I giorni che attendono i convegnisti a Firenze 2015 saranno molto intensi.
A loro il compito di portare le esperienze delle diocesi per indirizzare la chiesa italiana verso il futuro.
La dignità dell’uomo in tutte le sue definzioni sia al centro del dibattito e della riflessione comune, con un’occhio di riguardo alla famiglia e al lavoro.

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