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FIRENZE - Il Gonfalone d’argento del Consiglio regionale della Toscana è stato consegnato, questa mattina a palazzo Panciatichi, alla Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato, quel Teatro del Cielo che dal 1947 rappresenta un’esperienza unica e d’importanza nazionale nella drammaturgia dello spirito. Un palcoscenico naturale che,sulla Piazza del Duomo, ha visto passare i più grandi attori e i più celebri registi del ‘900 italiano e non solo (si pensi al maestro Strehler nel 1948) registrando, nelle ultime edizioni, successi straordinari, grazie all’attualità dei testi - a partire da “Passio Honinis” (La Passione di Cristo), l’estate scorsa,riletta e ambientata nel secolo breve scosso dal nazismo e dagli anni di piombo –Vtanto da richiamare gli spettatori a una riflessione sui drammi che tormentano l’animo dell’uomo di oggi.

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DALLA DIOCESI - Due giornate all'insegna dell'incontro con il mondo del lavoro e le aziende del distretto conciario di Santa Croce e San Miniato.

Nella due giorni il vescovo ha visitato le realtà di San Miniato e Santa Croce, accompagnato dai sindaci e dai rappresentanti delle associazioni di categoria.

Accompagnato dal presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Michele Matteoli e dal sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, il vescovo nel corso del primo giorno ha incontrato  titolari e i dipendenti di alcune aziende del territorio: Lamonti Cuoio, Bluetonic e Artigiano del Cuoio.
«Sono felice di conoscere questa importante realtà per il territorio della diocesi, che dà lavoro a tante persone e tante famiglie. Una realtà per me nuova - ha affermato il vescovo - perchè a Pavia non esiste un distretto industriale simile. Ho apprezzato la bellezza dei prodotti e l'operosità e creatività degli operai e degli addetti. Voglio dire che questa non è che  una prima presa di contatto con questo mondo, sicuramente tornerò, anche informalmente, a visitare le altre aziende.
Mons. vescovo ha preso parte anche alla premiazione del concorso Amici per la Pelle, presso le scuole medie di Ponte a Egola, salutando i giovanissimi partecipanti: «Vedendo i lavori che avete fatto, mi viene da suggerire che la scuola mette insieme la fantasia e l'intelligenza, che insieme formano la creatività. Ecco, l'augurio che faccio e che possiate crescere tutti usando la fantasia e l'intelligenza, per vivere vita con creatività».
Nel primo pomeriggio il vescovo con la delegazione ha visitato la struttura e i dipendenti del Cuoiodepur di San Romano, ringraziando i lavoratori per quel che fanno «per l'ambiente e per la collettività».

Nel secondo giorno di visita al Distretto il vescovo ha incontrato il comune di Santa Croce sull'Arno e il comitato d'area a cui partecipano le parti sociali ed economiche di tutto il Valdarno inferiore.

Dopo una presentazione delle caratteristiche e delle criticità della comunità di Santa Croce da parte del sindaco Giulia Deidda e della giunta comunale, l'incontro è proseguito assieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria, ai sindacati, ai rappresentanti delle istituzioni e di alcuni sindaci del territorio.

Sono stati affrontati i temi principali dell'agenda politica del Valdarno. In particolare il sindaco Deidda ha dipinto una panoramica del lavoro svolto dal comitato d'area negli ultimi vent'anni, che oggi rappresenta il luogo di discussione e confronto sulle tematiche economico politiche del comprensorio.

Nella presentazione delle associazioni di categoria e dei sindacati è stata sottolineata la grande attenzione al problema del lavoro, alla tematica ambientale e anche al tema dell'accoglienza e dell'immigrazione.

Nel suo saluto, mons. Andrea ha ricordato la vicinanza della chiesa al mondo del lavoro, attenzione che si è manifestata nel corso del tempo con molti gesti simbolici e anche con interventi del Magistero e di dottrina sociale, a partire dalla Rerum Novarum, fino all'enciclica Laudato Sì, interamente dedicata all'ecologia e alla salvaguardia dell' ambiente. Il vescovo ha voluto rimarcare l'attenzione della chiesa diocesana al distretto industriale, grande ricchezza di questo territorio che da lavoro a tante famiglie. Il vescovo ha voluto rinnovare la propria dispinibilità a visitare in altre occasioni le altre realtà del territorio.

Mons. Migliavacca, inoltre, parlando della presenza importante degli immigrati come risorsa per il comprensorio e la presenza di una comunità islamica nel comune di Santa Croce ha dichiarato: «Il tema dell'immigrazione nel nostro territorio che ha specificità e problematiche proprie, incrocia il confronto con l'Islam, considerato che molti degli immigrati appartengono a questa religione. Rispetto all'Islam, illuminati dallo sguardo che il Concilio Vaticano II ci ha dato, ci poniamo con atteggiamento di rispetto e di dialogo. Per questa ragione c'è piena disponibilità alle occasioni possibili di incontro, consapevoli e nel rispetto delle differenze».

La visita è proseguita nell'azienda Dolmen, dove sua Eccellenza ha potuto conoscere le varie fasi di produzione e rifinizioni dei prodotti di pelletteria di una delle tante eccellenze del comprensorio. Successivamente il vescovo si è spostato in visita al depuratore Aquarno, dove ha incontrato gli operatori dell'azienda di depurazione. 

La mattina si è conclusa in visita alla Casa di Riposo G. Meacci di S. Croce, con l'incontro con gli anziani.

Se un’azienda decide di non condividere un’iniziativa culturale, viene tacciata di intolleranza, oscurantismo, indebita ingerenza.Se un’agenzia di trasporti fa degli sconti in occasione di (tutte) le grandi manifestazioni, family day compreso, viene tacciata di omofobia. Se invece un’altra azienda si schiera palesemente su un tema delicato come quello della famiglia, ecco che partono gli applausi. 
Contraddizioni contemporanee.
 
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SAN MINIATO - ll 4 febbraio ricorre l’anniversario della scomparsa di Nilo Mascagni, nostro amico, collaboratore storico del settimanale e fotografo ufficiale della diocesi e del vescovo. Il sorriso di Nilo è sempre con noi: maestro infaticabile per tutti coloro che negli anni si sono succeduti nella collaborazione, Mascagni è stato un esempio di amore per il giornale e per la chiesa diocesana. I suoi scatti, migliaia di scatti di amore, hanno fatto la storia di questo territorio e della chiesa.
Venerdì 5 febbraio alle 18,30 nella cappella vescovile in curia ricorderemo Nilo in una Santa Messa di suffragio, celebrata dal direttore del settimanale "la Domenica", don Ricciarelli.

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DALLA DIOCESI - Accompagnato da molte polemiche il 30 gennaio si svolgerà il Family Day al Circo Massimo di Roma con una partecipazione massiccia delle famiglie italiane che dicono no al ddl Cirinnà, attualmente in discussione in Parlamento. Una grande manifestazione di piazza che vuole riaffermare ancora una volta la centralità antropologica della famiglia. Anche dalla diocesi di San Miniato sono partiti alcuni pullman di manifestanti.
Una grande festa per la democrazia che vede nello svolgersi di eventi di piazza uno dei momenti più importanti per la partecipazione civile dei cittadini. Un bel momento di libertà a fronte dei numerosi attacchi che chiunque abbia avuto l’ardire di appoggiare la manifestazione ha dovuto subire su giornali, televisioni e social network. Attacchi che si sono rivelati spesso illiberali e inteolleranti

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