lettera-di-intento

DALLA DIOCESI - Eccellenza reverendissima, tra qualche giorno, non sappiamo ancora quando, conosceremo la sua identità e inizierà il percorso che la porterà alla guida della nostra Diocesi. Non nascondiamo che c’è tanta attesta non solo nella comunità ecclesiale ma più in generale in tutta la collettività, che sarà felice di accogliere un successore degli Apostoli che rappresenti per tutti una guida, che con la forza della parola di Cristo ci aiuti a superare il qualunquismo, le banalità e una visione troppo spesso superficiale della nostra realtà locale. Questo territorio, eccellenza, è ricco di opportunità, di bellezze storico-artistiche e naturali, esempio di attaccamento e dedizione al lavoro. Ma, al tempo stesso, è una comunità che vive alcuni gravi problemi. Uno e primo fra tutti la mancanza del lavoro, soprattutto per i giovani. Una drammatica realtà pressoché ignorata da tutti. Dovremmo sentire la necessità di andare realmente a vedere quale tipo di futuro stiamo preparando, quali tipi di attenzione e di progetti proponiamo a coloro che dovrebbero essere il primo motore di sviluppo della società.

Ci accapigliamo, eccellenza, su sterili polemiche, che alla fine sono tutte "sanminiatesi", e che a guardar bene non sono le questioni principali su cui dovremmo porre l’attenzione. Stiamo continuamente con la testa rivolta verso il passato, mentre dimentichiamo di guardare verso quegli orizzonti che veramente ci dovrebbero occupare e preoccupare. Perché in questa «città policentrica» di quasi 200.000 abitanti i drammi sono altri: sono le famiglie che si separano con una facilità disarmante, tanto che ormai non fanno neanche più notizia. Sono l’ampia diffusione e lo sdoganamento dell’uso di sostanze stupefacenti e dell’alcol da parte dei giovanissimi, privati di una prospettiva e di un progetto costruttivo sulla loro vita.
Pensiamo che lei abbia l’autorità di ricordare a chi riveste incarichi pubblici il significato più vero della politica: mettersi a servizio della collettività per il bene comune e non per interesse di pochi o di parte. Un monito super partes – soprattutto in questi tempi di elezioni – verso coloro che si proporranno come rappresentanti del popolo, verso il quale nutrire profondo rispetto senza limitarsi a elargire qualche stretta di mano che arriva a pochi giorni dal risultato elettorale.
Un altro problema che merita di essere rimesso al centro del dibattito pubblico è l’emergenza abitativa, con la questione degli sfratti sempre più frequenti e di una comunità che si fa sempre più sorda ai bisogni altrui, racchiusa in un illusorio benessere.
Scriviamo questo non certo con la pretesa di dettare l’agenda al futuro vescovo di S. Miniato, ma per la convinzione che abbiamo che la sua guida e la sua parola siano importanti, non soltanto per la comunità ecclesiale ma anche per quella civile e per tutti gli uomini di buona volontà.
La attendiamo presto, fiduciosi che lo Spirito Santo in questi mesi abbia agito con generosità verso il Santo Padre che ha il compito di sceglierla e chiamarla a questo coraggioso incarico.

Seguici su Twitter

I cookie rendono più facile per noi fornirti i nostri servizi. Con l'utilizzo dei nostri servizi ci autorizzi a utilizzare i cookie.
Maggiori informazioni Ok Rifiuta