Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui»: questi versi riassumono la Festa dell'Unità Pastorale di Galleno - Pinete, Orentano, Querce, Staffoli e Villa Campanile. Il Santuario delle Cerbaie ha accolto una bellissima celebrazione comunitaria durante la quale le parole di Don Sergio hanno lasciato un segno indelebile: «Vogliamo ridare vita a questo luogo insieme, riscoprendolo e riscoprendo il nostro senso di comunità.
È bello ritrovarci tutti qui oggi, con le coppie di fidanzati, le famiglie ed i bambini». La Santa Messa si è conclusa, non a caso, con la benedizione dei fanciulli presenti. L'obiettivo della nostra Unità Pastorale è dar vita ad una fede ed una religiosità a «misura di famiglia», per questo la celebrazione di inizio del mese mariano è stata dedicata alle coppie e per lo stesso motivo abbiamo pensato di pranzare insieme. Un pranzo di condivisione, dove ognuno ha portato qualcosa, dove "dividendo" siamo riusciti a "moltiplicare" il cibo. Sotto l'ombra dei tigli ed un timido sole, c'era la fotografia della vera comunità cristiana: un gruppo di persone che si vogliono bene, che sorridono, che si sostengono l'uno con l'altro perché vogliono costruire insieme il Regno di Dio. «Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono lì in mezzo a loro».È stato davvero così. Gesù era nascosto nei fratelli e sorelle di Orentano, Staffoli, Villa Campanile, Galleno, Pinete, Querce e poi Spianate, nei sorrisi dei bambini, nei brindisi scherzosi, negli abbracci, nei giochi di squadra, nelle canzoni a ritmo di chitarra, insomma Gesù era ed è in ogni manifestazione di amore fraterno. E' stato bello condividere un giorno interno come una grande famiglia, con la semplicità dei buoni sentimenti e la voglia di affidare i nostri progetti nelle mani di Dio. Ognuno nel suo piccolo ha contribuito a rendere questo giorno speciale, mettendo un altro mattoncino importantissimo per la costruzione di una solida unità pastorale. Un ringraziamento a tutti i partecipanti, dal diacono Roberto alla dolcissima Azzurra, da Lorenzo a Donato, da Don Raphael a Don Christel e poi Antonio, Carla, Carmen, Cinzia, Daniela, Giovanna, Giuseppina, Maria, Nadia e tutti gli altri. Ricorderemo i momenti di preghiera, i travestimenti per gioco, i bambini sul camion, il caffè nel termos e l'attesa dei pellegrini di Spianate, sperando che la pioggia non li colpisse. Che emozione vederli arrivare sotto un benevolo ultimo raggio di sole e chiudere la giornata con loro! Accogliamo l'invito di Gesù e del Papa ad uscire dal nostro "campanilismo" per aprirci totalmente agli altri: perché solo con la vicinanza dei nostri fratelli scopriremo il cielo che è dentro di noi e lasceremo, così, una magnifica scia di Luce.