LA SCALA - Festa patronale a La Scala, giovedì 29 giugno, dove la chiesa parrocchiale ha il titolo di “San Pietro alle Fonti”. In questo giorno infatti, per antichissima tradizione, si ricorda congiuntamente la ricorrenza del martirio degli apostoli Pietro e Paolo: dalla loro predicazione la Chiesa ha ricevuto le primizie della fede cristiana e si rivolge alla loro intercessione per invocare aiuto e guida nel cammino della salvezza.
Particolarmente devota a questi giganti della fede, la comunità parrocchiale della Scala si sente perciò profondamente unita anche a chi ora li rappresenta nella successione apostolica, il Papa e il Vescovo. E proprio il nostro Vescovo Andrea ha presieduto la solenne liturgia, significativamente arricchita, quest’anno, dalla benedizione della nuova porta della chiesa, logorata dal tempo e recentemente ristrutturata ad imitazione del disegno del portone originale.
Nell’omelia il Vescovo ha ricordato il significato bello rappresentato dal portale di una chiesa: si entra per ascoltare la parola di Gesù e nutrici alla sua mensa di vita per poi di nuovo uscirne arricchiti in missione verso i fratelli. Proprio come San Pietro e San Paolo, due figure di santi assai diverse tra loro, ma accomunate da una fede profonda che li ha portati entrambi a mettere interamente in gioco la propria vita sino alla testimonianza suprema del martirio. Esempi luminosi che devono sempre esserci di stimolo e di conforto.
Al termine della Messa il parroco ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza augurandogli, dopo 25 anni di sacerdozio appena festeggiati, di proseguire il suo ministero episcopale, pur nella fatica e nel “martirio” dei giorni, nella certezza che ogni nostro sforzo non va perduto, ma va nell’edificazione di quella città celeste che i nostri santi Patroni già abitano. Il Vescovo, nel ringraziate tutti per la festosa accoglienza e la cura nella preparazione del rito, dei canti e della casa di Dio, ha chiesto da noi il sostegno della preghiera “incessante”, proprio come quella di cui ci parlava la liturgia nella prima lettura e che sostenne Pietro mentre era in carcere e di cui sempre hanno bisogno gli “apostoli” per compiere bene il loro ministero.
Dopo la Messa un “lauto” rinfresco sulla terrazza della canonica ha concluso la bella serata.