LARCIANO - Anche quest’anno la Chiesa di San Rocco ha festeggiato il Santo Patrono, iniziando con la novena di preparazione da mercoledì 30 agosto. Sabato 2 settembre è stata celebrata la consueta Santa Messa con l’Unzione degli infermi. Il culmine dei festeggiamenti ha avuto luogo giovedì 7 settembre: la giornata è iniziata alle ore 8 con le Lodi e la Messa e si è conclusa con la solenne Celebrazione eucaristica delle ore 21 presieduta dal vescovo, mons. Andrea Migliavacca, e concelebrata dal parroco don Sunil Thottathussery e da don Agostino Cecchin.
Presenti le autorità civili e militari, le associazioni di volontariato del paese e anche i bambini che quest’anno hanno ricevuto la Prima Comunione, vestiti con il saio bianco in occasione di questa importante e piacevolissima ricorrenza. Una partecipazione molto sentita da parte di tutti ha reso ancora più viva la celebrazione. L’omelia del nostro vescovo ha ricordato in modo particolare la figura di San Rocco, «un santo che diventa racconto della Carità», sottolineando che lo sguardo a lui non può che essere memoria e verifica di come noi fedeli viviamo effettivamente la carità nella nostra vita, sia personalmente che in ambito parrocchiale e più in generale nei confronti del nostro prossimo. San Rocco è un fulgido esempio per tutti, una testimonianza che richiama al concetto di vicinanza alla vita della gente e ai bisogni delle persone, a gesti concreti, come quelli indicati da Gesù nelle opere di misericordia. La carità del resto è proprio questo: farsi vicino a chi ha più bisogno e in questo incontrare Dio. La Santa Messa è stata seguita dalla consueta processione in onore di San Rocco per le vie del paese, che è stata molto bella e partecipata: i canti, le preghiere e l’accompagnamento musicale della Filarmonica Giuseppe Verdi di Larciano hanno reso gioiose ed accoglienti la piazza e le zone di passaggio. Al termine della celebrazione, come ogni anno, ha avuto luogo la benedizione e la distribuzione a tutti i presenti del tradizionale «Pane di San Rocco»: una deliziosa pagnottella al rosmarino, che ricorda quel tozzo di pane portato dal cagnolino pietoso al Santo, segno dell’amore di Dio e dell’amore verso il prossimo. A conclusione della serata, la Parrocchia ha offerto un rinfresco per tutti nella sala parrocchiale attigua alla chiesa.