LAZZERETTO - Nel giorno in cui la liturgia domenicale ricordava, nella seconda lettura, il discorso sulla carità di San Paolo, il donare, l’amore incondizionato del prossimo, le comunità di Lazzeretto, Stabbia e Apparita, hanno ospitato numerosi gruppi di donatori Avis da tanti paesi della Diocesi e fuori. Come ogni anno una speciale celebrazione eucaristica, che si conclude con la preghiera del donatore di sangue e la preghiera del donatore di organi, è stata celebrata dal parroco don Antonio.
Presenti le sezioni Avis di Cerreto Guidi, Montopoli Val d’Arno, Castelfiorentino, Gambassi, Fucecchio, Santa Croce sull’Arno, Empoli, la Misericordia di Vinci, la sezione provinciale AIDO di Empoli con i rispettivi presidenti di sezione e stendardi, numerosi donatori e familiari. Come ogni anno sono stati ricordati i donatori, quelli vivi e quelli che ci hanno preceduto nei cieli, che con grande abnegazione quotidianamente si fanno «testimoni del dono, della carità». Il parroco ha voluto rimarcare nell’omelia proprio questo aspetto di gratuità, tipico della carità cristiana, nell’aiuto al prossimo, al sofferente, al malato, senza dimenticare che «nell’altro, soprattutto nel sofferente, nel malato che aiutiamo, dobbiamo vedere il volto di Cristo». La celebrazione si è conclusa con un pranzo sociale al vicino circolo della frazione, dove ha sede l’Avis di Cerreto Guidi.