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Pubblicato: 21 Ottobre 2016
DALLA DIOCESI - Una delle difficotà più grandi quando si parla di dipendenze è quella di dare una dimensione numerica al fenomeno. Lo avevano denunciato sulle nostre pagine anche alcuni operatori della scuola e del sociale. Soprattutto sembra difficile quantificare con dati precisi il fenomeno della diffusione di sostanze psicotrope (cannabinoidi, droghe sintetiche, ecc…) tra gli adolescenti del nostro territorio. In questo senso c’è stato segnalato il report dell’ARS (Azienda Regionale della Sanità) che snocciola periodicamente i dati provenienti da questionari anonimi sottoposti agli studenti delle scuole superiori, tra le quali figura anche l’istituto "Cattaneo" di San Miniato. Gli ultimi dati, del 2015, parlano di un aumento del consumo abituale di sostanze stupefacenti al 31,5% del campione, che sale al 40,2% se si prende in esame il consumo di droga almeno una volta nella vita. E’ interessante sottolineare che la quasi totalità degli intervistati ha cominciato facendo uso di cannabis (il 95%).
Un altro dato interessante è quello che riguarda il «poliuso» di sostanze stupefacenti e alcool da parte dei giovani. Questa condizione è molto importante per cercare di comprendere quanto l’uso di alcune sostanze influenzi il consumo di altre e porti ad altri comportamenti a rischio. Confrontando i dati rilevati dallo studio EDIT nel 2015, con quelli del 2005, risulta aumentata di 4,5 punti la percentuale di giovani che hanno provato due o più sostanze illegali nella vita (15,2%). In particolare è aumentato il consumo di alcool: il 75% degli intervistati dichiara di farne uso almeno una volta nella settimana, mentre nell’ultimo anno almeno il 49,9% del campione ha dichiarato di essersi ubriacato. Da questo rapporto sembra emergere una forte presenza di varie tipologie di dipendenze tra gli adolescenti toscani. Il consumo di alcool e droghe, il gioco d’azzardo e anche il bullismo sembrano avere una radice comune, legata al momento di crisi economica che tutta la società sta vivendo. Infatti i dati dello studio del 2011 «Effetti della crisi economica sui modelli di consumo di sostanze illegali degli studenti toscani» dicono che tra i policonsumatori, l’aumento del consumo di sostanze psicotrope è legato in modo proporzionale al livello di stress psicologico. In altre parole, più sei stressato più sostanze assumi. Osservando poi le percentuali che riguardano il gioco d’azzardo, la probabilità di cadere in questa dipendenza è poco più del 6% tra chi non usa droga né alcool, ma arriva al 28% nei poliassuntori, un rischio oltre quattro volte più alto.
Anche la tendenza a comportarsi da «bullo» aumenta in coloro che consumano psicotropi (39,1%), mentre tra chi non ha mai assunto sostanze, la percentuale di ragazzi che ammettono di esser stati coinvolti in scontri fisici o episodi di bullismo scende drasticamente al 16% circa.
Questi impietosi dati narrano tutta la gravità del problema delle dipendenze nel contesto dei giovanissimi, soprattutto in età scolare, e segnalano una stretta correlazione tra droga, alcool e comportamenti anti-sociali, imponendo una rilessione urgente per tutta la comunità.