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DALLA DIOCESI - Questa Associazione ritiene assolutamente inaccettabile l’indizione di concorsi e la stipula di contratti a tempo indeterminato per il ruolo sanitario, ponendo tra i requisiti concorsuali la clausola «non obiettori».
Il management sanitario che governa attualmente le Aziende Sanitarie ottempera le sue esigenze applicando clausole contrattuali con la coercizione delle coscienze a tempo indeterminato, con la minaccia di licenziamento nel caso di inadempienza contrattuale, ovviamente al fine di evitare che i medici, una volta assunti, possano diventare obiettori di coscienza.
Nella disperazione che affligge il mondo dei giovani medici disoccupati, questa discriminazione è una spinta inaccettabile ad appannare le coscienze ed accettare contratti per bisogno economico.
I medici cattolici condannano tali atteggiamenti discriminatori giudicandoli ingiustamente punitivi per la larga schiera di medici in attesa di una sistemazione lavorativa.
Questa Associazione evidenzia che attuando la delibera si crea un precedente pericoloso in quanto si introduce un aspetto etico nei requisiti di reclutamento del personale che invece devono avere soltanto una dimensione professionale.
I Medici cattolici sono da sempre per la tutela del diritto alla libera determinazione di tutti e l’accesso di tutti al libero impiego, e respingono ogni discriminazione generalizzata che va a determinare anche una marginalizzazione dei medici nel sistema sanitario.
I medici cattolici salvaguardano in ogni sede la deontologia della professione medica, alla quale va garantita la libera scelta di coscienza, libera da condizionamenti e da discriminazioni.
Per contrastare il dramma dell’aborto, si deve, ancora una volta, chiedere che siano finalmente applicati quei punti della legge 194/78, finora completamente disattesi (per es. la prevenzione), in favore della donna per “aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza”, che è lo spirito di una legge che nel suo titolo parla di “tutela sociale della donna” in nome del rispetto della vita umana.

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