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DALLA DIOCESI - “Chiediamo perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente migrante!” Così si è espresso Papa Francesco in questi giorni, provocando una reazione scomposta di un dirigente della “Lega”. Tutte le televisioni e la carta stampata hanno sottolineato questo fatto, mettendo a nudo un nervo scoperto proprio nella nostra gente e nelle nostre comunità cristiane. Qualcuno ha ricordato la necessità di rileggere il Vangelo e anche la Costituzione Italiana.
Leggi tutto...CASTELMARTINI - È stato un Sant’Antonio bellissimo quello vissuto quest’anno nella Parrocchia di San Donnino Martire a Castelmartini.
Sant’Antonio non è il Patrono (che è San Donnino Martire) ma è il Santo più venerato, nella comunità legata al suo culto da moltissimo tempo.
Questa festa ha dato origine e costituisce poi il cuore della Sagra delle Ciliegie che quest’anno è giunta alla 44a edizione. La sagra, essendo parrocchiale, mantiene un’anima cristiana pur rimanendo aperta a varie iniziative ludiche, culturali e sociali oltre che religiose.
ROMA - I cristiani, strana gente. Viene giù il mondo e, invece di imprecare e fuggire, cantano e ballano sotto il diluvio. Questo pensavo sabato 20 giugno a Roma, nel bel mezzo di piazza S. Giovanni. Eravamo ancora poche migliaia di persone ad aspettare che iniziasse la manifestazione “Difendiamo i nostri figli”, quando siamo stati colti da un nubifragio che è durato più di un’ora. Con i miei compagni d’avventura valdegolesi e un seminarista ci eravamo riparati sotto uno striscione dei neocatecumenali, che tenevamo su a forza di braccia.
Ognuno si riparava come poteva mentre l’acqua scorreva a fiumi lungo il cordolo delle aiuole. Ho sbirciato da sotto lo striscione e ho visto in alto la statua di Cristo sulla sommità della facciata di S. Giovanni in Laterano. Mi è venuto in mente il passo del Vangelo che avremmo letto il giorno dopo: il miracolo della tempesta sedata. “Qui fra un poco affoghiamo tutti”, ho pensato, “e tu che fai, Signore, dormi?”.
DALLA DIOCESI - Negli anni’60 si sentiva spesso parlare delle cosidette «fuitine», ovvero le fughe d’amore di giovanissimi fidanzati che sfuggendo al rigido controllo dei familiari cercavano di mettere i gentiori davanti all’evendenza del loro rapporto.
I tempi sono cambiati e questo fenomeno era andato scomparendo man mano che lo stile di vita permetteva una maggiore libertà affettiva dei figli nei confronti del controllo familiare.
Con sorpesa invece dobbiamo registrare un ritorno delle fughe tra i giovanissimi, alcune anche tra quelli del Comprensorio del Cuoio.
«L’aspetto di complicità che talvolta caratterizza il rapporto genitori e figli spesso è indice di un tentativo di assecondare i ragazzi e non di una vera e intima relazione affettiva – afferma la dr.ssa Sara Limpido, psicologa che si occupa delle relazioni adolescenziali all’interno del Consultorio dell’Asl di Empoli –.»
MARTI - Domenica 21 giugno sono stati inaugurati i lavori eseguiti all’esterno della canonica della Pieve di Santa Maria Novella che hanno portato all’edificazione della platea e alla cura degli spazi verdi circostanti, attività guidata dall’architetto Silvia Lensi, dal geometra Michele Casalini, nostro compaesano, e coadiuvati dall’ingegnere Sergio Gronchi. Quanto eseguito rappresenta il penultimo tassello della significativa opera di restauro che ha coinvolto l’antica Pieve del XIV secolo, opera iniziata nel 2003 con la riparazione del tetto della chiesa, i restauri dei timpani dei quattro altari laterali e del Crocifisso in cartapesta prodotto dalla mano di F. Tacca, proseguita poi con la ristrutturazione della canonica; in particolare, oltre ai locali domestici del sacerdote, è stato possibile ottenere dalla ristrutturazione delle vecchie cantine, prima inutilizzabili, uno spazio destinato a scopi ricreativi e alle varie attività della Parrocchia mentre dalle soffitte un’area di accoglienza, uffici e locali destinati all’amministrazione.
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