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DALLA DIOCESI - Mancano pochi giorni alla messa in onda del docufilm «Mons. Del Corona: un vescovo tra la gente», l’ultima iniziativa (in ordine di tempo) per presentare la figura del nostro futuro Beato.
Il documentario, girato tra San Miniato e Roma, racconterà per la prima volta in Tv la vita e le opere del vescovo, originario di Livorno, che visse gli anni cruciali a cavallo tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo.
Nelle parole degli intervistati (tra i quali mons. Morelli, l’archivista Graziano Concioni, il vicepostulatore della causa di beatificazione, il domenicano padre Ricci) emergono gli aspetti meno conosciuti del Beato e viene tracciato un profilo davvero interessante.
Una figura che oggi è molto difficile da presentare: mons. Del Corona è stato un uomo umile, mite e modesto, che ha fatto della sua vita una vera e propria opera di apostolato.
Dedito alla preghiera, alla meditazione della Parola di Dio e alla predicazione, Pio Alberto Del Corona è stato un modello che già all’epoca della sua morte appariva lontano dalle tendenze del “mondo”.
Dai suoi scritti (centinaia di pubblicazioni che sono un’eredità ancora in gran parte da scoprire e da approfondire) emerge la sua continua volontà di spiegare e portare a tutti il Vangelo.
DALLA DIOCESI - Pochi giorni fa si è celebrato l’anniversario della morte del vescovo Paolo Ghizzoni. Mons. Paolo guidò la diocesi di San Miniato dal 1969 nel 1986. Nato ad Arcello di Pianello nel 1912, ordinato sacerdote nel 1935, don Paolo fu al fianco della popolazione di Rezzanello negli anni difficili della seconda guerra mondiale.In occasione dell’anniversario il quotidiano «Libertà» di Piacenza ha reso noto un legame ancora poco conosciuto tra il Presule e una suora martire del nostro tempo, Suor Leonella Sgorbati.Il 9/12/1940 l’allora giovane parroco battezzò una bambina di nome Maria Rosa, della quale segui la prima formazione religiosa. L’allora parroco di Rezzanello, Don Paolo, accompagnò la giovane parrocchiana anche quando, aspirante missionaria, si presentò all’Isitituto della Consolata nel 1962. Suor Leonella, questo il suo nome da religiosa, svolse la sua missione in Africa accanto agli ammalati. Nel 2006 fu barbaramente uccisa in un agguato di fronte all’ospedale di Mogadiscio. Per lei da poco si è aperto il processo di Beatificazione.
MONTOPOLI - La Chiesa dei Santi Giovanni Evangelista e Stefano, a Montopoli in Val d’Arno, ospita al suo interno un ciclo di affreschi di un pittore contemporaneo: Antonio Luigi Gajoni, nato a Milano nel 1889 e morto a San Miniato nel 1966.
In particolare, a partire dal 1951, egli si occupò della decorazione del soffitto, dell’abside e della Cappella del Santissimo Sacramento dando vita a scene caricate di un’estrema dolcezza e leggerezza degne di un Pierre Puvis de Chavannes, artista francese con cui Gajoni entrò senz’altro in contatto durante il suo soggiorno a Parigi (1928-1940) e dal quale seppe apprendere una maniera delicata di disporre il colore, una tendenza a creare atmosfere trasognate e sospese tra realtà e finzione.
SANTA MARIA A MONTE - Sarà inaugurata domenica 14 giugno, alle 19, la piazza intitolata alla memoria di don Lelio Mannari, proposto della pieve collegiata di San Giovani Apostolo ed Evangelista dal 1959 al 1981.Lo spazio prescelto dall'amministrazione comunale di Santa Maria a Monte sarà quello antistante la chiesa, dove c'era il mercato. Figura di notevole spessore umano nonché culturale, fervido appassionato e ricercatore della storia del territorio, don Mannari è stato per 22 anni un vero e proprio punto di riferimento per i fedeli e per i giovani studenti che dalle Università accorrevano per essere aiutati nelle traduzioni di documenti dal latino. Nel corso della serata saranno presentati video e audio inediti, come l'intervento storico che don Mannari tenne nel 1977 in occasione della Disfida con l'arco di Montopoli o come stralci di interviste che il proposto rilasciò agli insegnanti delle scuole medie di Santa Maria a Monte. Oltre al sindaco di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella e al proposto della collegiata don Bruno Meini, interverranno l'amministratore diocesano monsignor Morello Morelli, oltre a due cappellani di Santa Maria a Monte che ebbero modo di conoscere da vicino la figura di don Mannari: don Giampiero Taddei, parroco di Cigoli e don Angiolo Falchi, sacerdote di Casciana Terme. Ci saranno anche Paolo Morelli e Renato Colombai: due studenti dell'epoca che testimonieranno la sete di conoscenza che spingeva don Mannari a spulciare gli archivi statali e vescovili, alla ricerca di nuovi documenti da studiare.Subito dopo l'inagurazione, sarà presentata la mostra fotografica dedicata al sacerdote, che sarà allestito nei locali del museo Casa Carducci, realizzata in collaborazione con l'intera comunità, laica e religiosa, di Santa Maria a Monte.
DALLA DIOCESI - Il prossimo 20 giugno in piazza San Giovanni a Roma è convocata una grande manifestazione a supporto della famiglia e in difesa dei bambini, a fronte del disegno di legge Cirinnà riguardante la «regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze».
Unioni civili, matrimonio fra persone dello stesso sesso”, coppie omosessuali, diritti civili sono espressioni ormai divenute di ampio utilizzo, anche grazie all’importante esposizione mediatica e all’enfasi sul risultato del recente referendum irlandese.