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SAN MINIATO - Tre famosi autori di teatro, tre artisti nonché esperti viaggiatori. Non parliamo però di vacanzieri di piacere, alla scoperta delle meraviglie del mondo, ma di tre veri propri e ambasciatori della solidarietà senza confini.Sono stati Giobbe Covatta, Giuseppe Cederna e Livia Grossi, i monologanti che hanno dato vita a un interessantissimo dibattito/spettacolo sul tema del viaggio. La conferenza spettacolo si è svolta lo scorso 20 maggio presso il nuovo auditorium di San Miniato, nel quadro del programma dei venerdì del Dramma, che anche stavolta hanno regalato un’ indimenticabile serata di riflessione e spettacolo a San Miniato. I tre monologanti, moderati da Silvio D’Amico, hanno raccontato la loro esperienza di viaggio in Africa.  

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DALLA DIOCESI - Momenti di commozione, in tutta Italia e in molti luoghi della Toscana, per le iniziative legate alla commemorazione dell’ingresso in guerra dell’Italia, il 24 maggio del 1915. Come giornale diocesano abbiamo iniziato da tempo un percorso di riscoperta di quegli anni con tutta una serie di articoli relativi alle iniziative svoltesi nelle varie parrocchie per ricordare degnamente i morti nel conflitto e tutti quei giovani non rientrati più nelle famiglie di provenienza, soprattutto con la rubrica «i rintocchi della memoria».
Vogliamo iniziare oggi un nuovo spazio di approfondimento, che avrà cadenza mensile, nel quale ricorderemo alcune figure di sacerdoti diocesani che hanno preso parte attiva al conflitto bellico. La rubrica si chiamerà «preti soldato» e servirà a presentare la biografia di quei sacerdoti, alcuni giovanissimi che spesso non avevano terminato nemmeno gli studi in seminario, che erano stati chiamati in un contesto di guerra; loro che per vocazione sono invece chiamati da Gesù Cristo ad essere portatori di pace e di amore.

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SAN MINIATO - Un uomo, un santo, un vescovo che come priorità aveva la cura delle anime, la salvezza di tutte le sue pecore». Con queste parole il prof. Parente, biografo ufficiale del beato, ha dipinto mons. Del Corona nel corso del convegno scientifico promosso dalla Diocesi di San Miniato in collaorazione con la facoltà teologica dell’Italia Centrale, svoltosi lo scorso 15 maggio a Palazzo Grifoni.
«Mons. Del Corona è stato un vescovo dallo stile tridentino – ha affermato Parente – quindi molto attento alla cura pastorale della sua Diocesi. Mons. Del Corona infatti è stato un attento pastore per i fedeli di San Miniato». Il ritratto del beato è stato arricchito dalle parole di Padre Giovanni Roncari, docente di storia ecclesiastica, che ha approfondito il contesto storico nel quale Del Corona diventò vescovo, sottolinenado le problematiche della chiesa del tempo, soprattutto nei rapporti con la società civile della Toscana della seconda metà dell’Ottocento.
Soddisfazione per l’amministratore diocesano e per gli organizzatori del convegno.
Presenti tutte le autorità cittadine e anche alcune rappresentanti delle Suore Domenicane del Santo Spirito, fondate dal Beato Pio Alberto Del Corona.

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DALLA DIOCESI - Anche quest’anno la Regione Toscana proporrà l’iniziativa «Amico Museo», evento che si terrà a partire dal prossimo 16 Maggio fino al 2 Giugno 2015 e che coinvolgerà gran parte dei musei a livello europeo.  In tale occasione saranno previste, visite guidate, esposizioni straordinarie, laboratori, animazioni. Serata principale di questo avvenimento sarà “La notte dei musei” prevista per il 16 Maggio e durante la quale i poli espositivi effettueranno un’apertura notturna, ognuno secondo i propri programmi. Il Museo Diocesano d’Arte Sacra, in tale circostanza, aprirà i suoi battenti gratuitamente dalle ore 21:00 alle ore 23:00 del 16 Maggio offrendo una visita guidata incentrata su La sfera del sacro nell’opera d’arte. Per informazioni potete contattare il sito della Regione Toscana: www.regione.toscana.it/amicomuseo  oppure il nostro museo al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

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BASSA - Lo scorso 7 febbraio 2015, a soli dodici anni, a causa diuna meningite fulminante, saliva al Cielo il piccolo Giovanni Locci.

Nei giorni successivi,venne donata alla sua famiglia una quercia, da piantare nel parcodell’Albereta di Bassa, dove Giovanni era solito giocare e dove si ritrovava con i suoi amici per andare in bicicletta.

Pochi giorni dopo, mamma Paola, riguardando i quaderni di scuola di Giovannino, trova questo incredibile tema, scritto da lui, di suo pugno,in quinta elementare.

Le parole hanno lasciato tutti stupiti.

 

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