tangenti

DALLA DIOCESI - Senza onestà non c’è vera libertà, se non c’è onestà a decidere i destini di questo paese saranno oggi come ieri le oligarchie criminali delle cupole, delle cricche, dei comitati d’affari. Non c’è libertà dove mafie e corruzione la fanno da padrone, perché quello dei poteri occulti e corrotti è un potere invisibile – come ci insegnò Norberto Bobbio – un potere opaco e irresponsabile, sciolto da ogni controllo, profondamente antidemocratico. Quali libertà esistono in un Paese dove nelle decisioni pubbliche che contano dominano le piccole dittature dei corrotti e dei clan mafiosi, un Paese dove – sono le parole recenti di un boss del clan dei casalesi – “c’erano soldi per tutti in un sistema completamente corrotto”, e “non faceva alcuna differenza il colore politico del sindaco, perché il sistema operava allo stesso modo”? Pochi giorni fa un imprenditore della cupola dell’Expo – siamo a Milano, non a Casal di Principe – ha parlato lo stesso linguaggio: “Il sistema in Italia è marcio, io mi sono adeguato perché se non fai così non lavori. Il sistema tangenti è sistematico nei grandi lavori. Lì se vuoi entrare devi pagare”.

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DALLA DIOCESI - Per questo primo appuntamento della rubrica di approfndiment legislativo, alla luce delle difficili vicissitudini che l’Europa sta attraversando, e il nostro Paese in particolare per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori in arrivo, questione con la quale anche il nostro territorio quotidianamente si confronta, abbiamo scelto di occuparci del cd. Decreto Antiterrorismo, che sarebbe scaduto il 20 aprile, approvato dal Senato in via definitiva nelle passate settimane.
Il provvedimento, ritenuto necessario dal nostro esecutivo, tanto da porvici la fiducia, ovvero vincolando la persistenza del governo stesso all’approvazione di quel determinato atto (com’è stato fatto in questi giorni per la legge elettorale, che tratteremo nelle prossime settimane), é stato sviluppato come una riconferma, tramite nuove erogazioni pari, secondo il sole24ore, a 917 milioni di Euro, delle missioni di pace già portate avanti dall’Italia e si sono introdotte alcune novità.

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DALLA DIOCESI - La nostra è un’epoca strana, finanche contraddittoria. La prova? Prendete due aspetti, terribili, ma pur sempre ineludibili:la sofferenza e la morte. Non c’è una via di mezzo: o le nascondiamo o le spettacolarizziamo.Le riteniamo comunque elementi fondamentali negativi nella concezione odierna della vita. È vero che le acquisizioni scientifiche e la disponibilità di tecnologie hanno consentito un progresso impensabile della scienza medica, ma ha preso piede la negazione e il rifiuto del pensiero della morte. Ne discendono comportamenti distorti. Un’annotazione di don Bruno Meini sul notiziario parrocchiale mette allo scoperto la “moda” di ritardare i sacramenti o, addirittura di evitarliper i morenti. Il motivo è quello di non spaventarli. Il diritto alla verità è una delle questioni cruciali che si pongono quando il medico deve informare il proprio paziente della gravità della sua malattia.

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DAL TERRITORIO - Con l’affidamento familiare aiuti un bambino a crescere, non occorrere essere delle persone speciali. Alla fine è molto più quello che si riceve che quello che si dà. Non avere paura di donare il tuo tempo! Mi sono detta: perché no? Ci ha mosso il desiderio di dare un aiuto concreto, personale, ad un bambino e alla sua famiglia. Abbiamo sperimentato la novità dell’esperienza di una famiglia che si apre agli altri". Questi e molti altri sono i sentimenti e i vissuti che esprimono le famiglie e le persone che stanno accogliendo circa 50 bambini in affido nel Valdarno Inferiore. Ma i bisogni sono sempre molti ed è per questo che il Centro Affidi dei comuni di San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d’Arno, sta cercando persone e famiglie disponibili a mettersi in gioco».

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SAN MINIATO - Sabato 21 Marzo a San Miniato nei locali di Palazzo Grifoni si è tenuto un importantissimo convegno dal titolo: “Dove va la genetica?”, organizzato dall’ Associazione Medici Cattolici Italiani con l’aiuto della Fondazione Carismi e dell’Azienda usl 11 di Empoli.
A portare i saluti della diocesi l’amministratore mons. Morello Morelli che ha ricordato i preparativi del vescovo Tardelli in ordine a quest’evento e ha fatto un auspicio ai presenti: «voi che siete operatori nel campo medico, sappiate portare ai pazienti lo spirito del Buon Samaritano: conciliate esperienza scientifica e umiltà d’animo».
Nell’introduzione la nozione di Genetica è stata riportata dal dott. Sergio De Cesaris, presidente Amci a San Miniato e promotore dell’evento: la Genetica è la materia che studia i geni, responsabili di tutte le attività degli esseri viventi al fine di poter intervenire su di essi, manipolandoli. I risvolti giuridici, deontologici, ed etici sono per ciò notevoli.

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