CIGOLI - Una giornata di festa come quella del 21 luglio a Cigoli in onore della Madonna Madre dei Bimbi non poteva esser più bella. Mons. Migliavacca, vescovo di San Miniato ha presieduto la solenne concelebrazione e in quest’occasione ha fatto presente «la lunga tradizione, la lunga storia di fede» che ha contraddistinto in questi secoli la venerazione della Madonna per i fedeli di Cigoli e non solo.
La splendida pagina del Vangelo, quella delle nozze di Cana, ci ha fatto partecipi della intercessione di Maria per la nostra vita: non si tratta solo della mancanza di vino ad una festa di matrimonio ma della preghiera della Madre del Signore, rivolta a Gesù affinché si compiano i tempi della salvezza del popolo di Dio.
Nel ricordare che la Vergine Santa «è custode della incarnazione di Dio cioè del venire di Dio in mezzo a noi» si è fatta necessaria la testimonianza del parroco Don Giampiero Taddei: «Io ho tutte le ragioni per ringraziare la Madonna che mi ha dato la possibilità anche in questo anno 2016 di essere a questa celebrazione perché ad un certo punto mi ero reso conto che poteva andare diversamente» per via della malattia.E allora affinché l’esperienza della Madre dei Bimbi, possa esser fatta propria in contesti parrocchiali e diocesani che non la conoscono, don Giampiero Taddei ha regalato ai concelebranti e al vescovo un importante e prezioso documento, una tesi di una ragazza della zona dal titolo «La Madre dei Bimbi di Cigoli. Storia dell’arte. Storia della devozione» importante per conoscere la venerazione di quest’immagine e di questa realtà della diocesi.
PONSACCO - Anche in Diocesi si potrà partecipare alla edizione locale della Gmg 2016. Il 30 e 31 lugliio prossimi tutti i giovani sono chimati a partecipare all’evento che si svolgerà tra Camugliano e Ponsacco.
Nel corso della due giorni curata dalla pastorale giovanile in collaborazione con Ac, i ragazzi potranno partecipare a momenti di festa e riflessione.
L’appuntamento è per le 17,30 in località Camugliano, Ponsacco, dove don Udoji animerà uno spettacolo musicale. Dopo cena i giovani «marceranno» fino a Ponsacco, dove varcheranno la porta santa e potranno accostarsi alla Confessione e all’Adorazione eucaristica.
Per informazioni è possibile contattare don Tommaso Botti 3388971429 e Francesco Ferazzi 329475213.
Il vescovo Andrea ha dichiarato: «L’esperienza della Gmg accompagna il cammino di fede dei giovani da più di trent’anni. Avviata per iniziativa di San Giovanni Paolo II, ancora oggi è capace di chiamare tanti giovani a ritrovarsi nelle diverse città del mondo.
Per tanti, essa è occasione di cammino personale di fede, di incontro e condivisione con giovani da ogni parte del mondo, di ascolto della parola del Vangelo e di incontro con il Santo Padre.
L’esperienza continuerà anche tornati a casa, attraverso la testimonianza e il racconto di quanto è stato vissuto».
DALLA DIOCESI - l vescovo Andrea, la sera del 13 luglio ha incontrato diversi giovani, tra cui io, in vista del prossimo incontro mondiale dei giovani con il Papa a Cracovia.
Hanno partecipato molti giovani, provenienti da varie parrocchie della diocesi, tra i quali alcuni iscritti a questo pellegrinaggio con la diocesi stessa e altri appartenenti alle comunità del Cammino Neocatecumenale che parteciperanno a questo incontro mondiale con altre realtà del Cammino, andando a vivere anche esperienze di missione ed evangelizzazione in posti dove Cristo è stato dimenticato e dove le persone necessitano di una parola di speranza e di vita.
Il vescovo contento di vedere questo gruppo giovanile che parte per questo pellegrinaggio, ha voluto ricordare e precisare il ruolo che ognuno di noi ha, andando a vivere questa esperienza: «Voi, andando a Cracovia, non siete solo partecipanti ad un grande evento con il Papa, ma siete soprattutto ed in prima linea Testimoni dell’Amore di Dio, e la vostra grande missione non è solo in quei posti dove andrete ad evangelizzare, ma è quando tornerete nelle vostre parrocchie e nei vostri paesi.
SAN MINIATO - Metti una sera d'estate a parlare di politica internazionale, di America latina, di beati e beatitudini. Un perfetto mix, quello della conferenza su Oscar Romero organizzata dal Dramma Popolare, che ieri sera (12 luglio) ha messo in luce i caratteri storici, geopolitici e religiosi della figura del vescovo beato.Mattatore della serata è stato lo storico Franco Cardini, che tra una provocazione e una citazione ha cercato di districare la complessa trama che ha portato all'uccisione di Romero: «Avrei voluto dirvi che il beato Romero è stato ucciso da terroristi, da guerriglieri, e sarei andato liscio, a ruota libera - ha detto Cardini - ma purtroppo la realtà storica di questa vicenda è molto più complessa».
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